Riassunto. Nel saggio l’autore valuta le modalità ed i criteri tramite i quali, nell’ordinamento italiano, viene disciplinato il rapporto tra processo del lavoro e processo penale in caso di licenziamento individuale. Sul punto viene evidenziato come (a seguito del superamento del principio dell’ unità della giurisdizione ad opera del codice di procedura penale del 1988) possono sussistere ampi margini di autonomia decisionale da parte del giudice del lavoro, ferme restando comunque ed in ogni caso le ipotesi in cui l’interferenza processuale si renda ammissibile (soprattutto per ciò che concerne il possibile rilievo acquisito dalla sentenza penale di patteggiamento e con riguardo al rapporto di lavoro dei dipendenti pubblici). A sua volta l’applicazione di misure restrittive della libertà a carico del lavoratore (v. custodia cautelare o arresti domiciliari) può incidere ai fini della risoluzione del rapporto di lavoro, esaminandosene, nel saggio, le problematiche.
Dismissal and criminal trial. -Summary. In the essay, the author assesses the methods and criteria through which, in the Italian legal system, the relationship between the work process and the criminal process is regulated in the event of individual dismissal. On this point it is highlighted how (following the overcoming of the principle of the unity of the jurisdiction by the 1988 criminal procedure code) there can be wide margins of decisional autonomy on the part of the labor judge, firmly remaining however and in any case the hypotheses in which the procedural interference becomes admissible (above all for what concerns the possible relevance acquired from the penal sentence of plea bargaining and with regard to the employment relationship of the civil servants) In turn the application of restrictive measures of freedom to the worker (see precautionary custody or house arrest) can affect the termination of the employment relationship, examining the problems.