La dignità del lavoro costituisce un paradigma giuridico, ad oggi profondamente in crisi. Significativi mutamenti sono intervenuti in ambito socio – economico e le insufficienti risposte gius-lavoristiche approntate dal legislatore ed all’occorrenza, dalla giurisprudenza, hanno fortemente compromesso la dignità dell’odierno lavoratore. Il post-fordismo, nella prospettazione di una digitalizzazione dell’attività di impresa, partorisce nuove fattispecie lavorative, alle quali il nostro ordinamento non riconosce le prerogative del lavoratore subordinato. Il ride sharing ed il delivery food rappresentano i segmenti di mercato più a rischio.
Una riscoperta della intima volontà dei Padri Costituenti sulla dignità del lavoratore può contribuire a risistemare il quadro caotico e desolante prodotto dalla gig economy: gli artt. 36 e 41 Cost. rappresentano i capisaldi; essi devono inaugurare una auspicata svolta antiformalistica, capace di contaminare le litigation strategies e le riforme legislative necessarie alla piena tutela del lavoro on – demand.
Dignity of the work is a legal paradigm, to this day deeply in crisis. Significant changes have taken place in the socio – economic field and the insufficient labor – law responses prepared by the legislator and, where appropriate, from the jurisprudence, have seriously compromised today ‘s workers’ dignity.Post-Fordism, in the prospect of a digital economy, gives birth to new work situations, to which our system does not recognize the prerogatives of the subordinate worker. Ride sharing and delivery food represent the most risky market segments.A rediscovery of Constituent Fathers’ intimate will on the decent work can contribute to rearrange the chaotic and bleak picture inaugurated by the gig economy: Articles. 36 and 41 of the Constitutions represent the cornerstones; they must inaugurate a desired anti-formalistic turn, in order to influence litigation strategies and legislative reforms, which are necessary for the full protection of on-demand work.