Le stock option emesse da PMI innovative possono beneficiare di un particolare regime di esenzione fiscale e contributiva del reddito di lavoro dipendente solo in presenza di un rapporto di lavoro diretto tra il lavoratore a cui vengono assegnate le stock option e la PMI innovativa emittente.
Nota a AdE principio di diritto 12 febbraio 2019, n. 4
Francesco Palladino
Nell’ipotesi di offerta di stock option di una PMI innovativa iscritta nell’apposito registro nel 2017, effettuata nel 2018 in favore di un dipendente di una società controllata dalla PMI innovativa (e non quindi in favore di un dipendente della stessa PMI innovativa), la mancanza di un rapporto di lavoro tra il lavoratore e la PMI innovativa rende inapplicabile il regime di esenzione fiscale e contributiva del reddito di lavoro dipendente accordato a tali operazioni. Al contrario, è oggetto di tassazione quale reddito di lavoro dipendente, nel periodo d’imposta di esercizio del diritto di opzione, la differenza tra il valore delle stock option alla data di esercizio del diritto ed il prezzo corrisposto dal dipendente.
È quanto precisato dall’Agenzia delle entrate nel Principio di diritto n. 4 del 2019.
Gli incentivi fiscali per gli investimenti in imprese innovative sono stati introdotti nell’ordinamento dall’art. 27 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 172; questo ha previsto un regime di esenzione fiscale e contributiva dal reddito di lavoro dipendente derivante dall’assegnazione di strumenti finanziari (o di ogni altro diritto o incentivo che preveda l’attribuzione di strumenti finanziari), nonché derivante dall’esercizio di diritti di opzione attribuiti per l’acquisto di strumenti finanziari emessi da start up innovative e/o da incubatori certificati. Tale agevolazione è stata poi estesa dall’art. 4, co. 9, del D.L. 24 gennaio 2015, n. 3, anche alle PMI innovative.
L’Agenzia delle entrate, con il Principio di diritto n. 4/2019, ha circoscritto l’ambito di applicazione dell’incentivo in argomento ai soli casi in cui è riscontrabile un rapporto diretto tra il lavoratore cui vengono assegnate le stock option e la PMI innovativa emittente, senza possibilità, quindi, di estendere l’applicazione della norma agevolativa ai lavoratori indirettamente riconducibili alla PMI innovativa come nel caso, ad esempio, di un lavoratore assunto da una controllata della PMI innovativa, anziché direttamente da quest’ultima.
La mancanza di un rapporto di lavoro diretto tra il lavoratore e la PMI innovativa inibisce, dunque, l’agevolazione in parola e ciò, alla luce dei chiarimenti forniti dall’Agenzia delle entrate, determina la tassazione – nel periodo d’imposta di esercizio dell’opzione – del reddito di lavoro dipendente dato dalla differenza tra il valore delle stock option alla data di esercizio del diritto ed il prezzo corrisposto dal dipendente.