Il c.d. “welfare aziendale” comprende una serie articolata e diversificata di misure che spaziano dal diritto corrispettivo (forma indiretta di retribuzione) al diritto non corrispettivo (es. diritto al part time, alla flessibilità oraria, al “lavoro agile”), alle politiche strettamente retributive, fino alle politiche del lavoro (politiche di conciliazione/work-life bilance, politiche familiyfriendly, ecc.).
Esclusa la previdenza complementare (aziendale e territoriale) – che è oggetto di specifica e organica disciplina legislativa – il welfare aziendale è scomponibile in due pilastri: l’uno, contributivo-assicurativo, riconducibile all’assistenza sanitaria integrativa disciplinata dall’art. 9, D.LGS. n. 502/1992; l’altro, comprendente una vasta gamma di strumenti e misure di benefici generalmente non monetari (fringe benefits, retribuzione in natura, beni e servizi aziendali per la generalità dei dipendenti o loro familiari), che non necessariamente si basano su meccanismi contributivo-assicurativi e che sono in gran parte disciplinati dai ccnl.
F. D.