I datori di lavoro, che presentano l’istanza per regolarizzare i rapporti di lavoro irregolari con cittadini italiani o stranieri, devono versare i contributi forfettari per le somme dovute a titolo retributivo, contributivo e fiscale tramite il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi”, usando i codici tributo “CFZP”, “CFAS” e “CFLD” previsti per i rapporti di lavoro relativi, rispettivamente, al settore agricolo, all’assistenza alla persona e al lavoro domestico.
Nota a AdE Risoluzione 25 settembre 2020, n. 58/E
Marialuisa De Vita
Con la risoluzione n. 58/E del 2020, l’Agenzia delle Entrate ha istituito i codici tributo per il versamento dei contributi forfettari dovuti per l’emersione del lavoro irregolare nei settori dell’agricoltura, dell’assistenza alla persona e del lavoro domestico.
Come noto, l’art. 103, co. 1, del D.L. 19 maggio 2020, n. 34 (c.d. Decreto Rilancio) ha concesso ai datori di lavoro la possibilità di dichiarare eventuali rapporti di lavoro irregolari con cittadini italiani o stranieri, presentando un’apposita istanza.
Per la regolarizzazione di tali rapporti, il legislatore ha posto in capo al datore di lavoro l’obbligo di versare un contributo forfettario per le somme dovute a titolo retributivo, contributivo e fiscale, per ciascun mese o frazione di mese, variabile in base al settore del rapporto di lavoro. Nel dettaglio, il Decreto interministeriale 7 luglio 2020 ha stabilito che l’importo del contributo è pari a:
- € 300,00 per i settori dell’agricoltura, allevamento, zootecnica, pesca, acquacoltura e attività connesse;
- € 156,00 per i settori dell’assistenza alla persona del datore di lavoro o per i componenti della sua famiglia, anche se non conviventi;
- € 156,00 per il settore del lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare.
Tale contributo deve essere versato tramite il modello “F24 Versamenti con elementi identificativi”, utilizzando i codici tributo istituiti dall’Agenzia delle Entrate con la risoluzione de qua, ossia:
- “CFZP” denominato “Contributo forfettario 300 euro – emersione lavoro irregolare – settori agricoltura, allevamento e zootecnica, pesca e acquacoltura e attività connesse – DM 7 luglio 2020”;
- “CFAS” denominato “Contributo forfettario 156 euro – emersione lavoro irregolare – settori assistenza alla persona – DM 7 luglio 2020”;
- “CFLD” denominato “Contributo forfettario 156 euro – emersione lavoro irregolare – settore lavoro domestico e sostegno al bisogno familiare – DM 7 luglio 2020”.
L’Agenzia delle Entrate ha ricordato, infine, che le risorse provenienti dal pagamento dei contributi in esame sono riservate per un terzo alle entrate del bilancio dello Stato, a titolo fiscale; per un terzo all’INPS, a titolo contributivo; per un terzo sempre all’INPS per l’accreditamento al lavoratore a titolo retributivo.