La variazione dei premi INAIL ha efficacia soltanto dopo la notifica all’interessato.
Nota a Cass. 29 marzo 2022, n. 10113
Giuseppe Catanzaro
“In applicazione del principio generale di irretroattività della legge di cui all’art. 11 preleggi, il provvedimento di variazione, sia d’ufficio che su domanda, della classificazione di un’impresa a fini contributivi e di rettifica della relativa tassazione errata, in base al D.M. 12 dicembre 2000, ha effetto dal primo giorno successivo a quello della comunicazione, salvo i casi, ivi previsti, in cui il datore di lavoro abbia dato causa all’errata classificazione”.
Questo, il principio ribadito dalla Corte di Cassazione (29 marzo 2022, n. 10113, diff. da App. Salerno n. 1219/2015) in linea con il consolidato orientamento di questa Corte (in ultimo ribadito da Cass. n. 32445 del 2021).
La vicenda riguarda un’impresa classificata ai fini previdenziali nel terziario, la quale aveva chiesto e ottenuto (dal giugno 2002) dall’INPS l’inquadramento nel settore industriale, senza variazione dell’attività svolta, ma non aveva formulato analoga domanda all’INAIL che autonomamente, a seguito d’ispezione, aveva, nel 2006, operato la rettifica, stabilendo il pagamento di un premio maggiore con decorrenza dalla data dell’inquadramento effettuato dall’INPS.
Per la Corte, gli effetti della variazione d’ufficio, con tutto quanto consegue in termini di esatta (o meno) determinazione delle pretese economiche legate al nuovo premio individuato dall’Inail, controverse in causa. devono farsi decorrere dal momento di adozione del provvedimento assunto dall’INAIL, che ha inciso, da ultimo, sulla classificazione.