In ragione del principio di civiltà giuridica e di correttezza e buona fede nell’esecuzione del contratto, “non è conforme a tali canoni il licenziamento di un dipendente addetto a mansioni diverse da quelle considerate in esubero ed adibita a queste
Ccnl (violazione e falsa applicazione nel pubblico impiego)
È ormai acquisito nella giurisprudenza di legittimità che nelle controversie di lavoro concernenti i dipendenti delle pubbliche amministrazioni, ove sia proposto ricorso per cassazione per violazione e falsa applicazione dei contratti e degli accordi collettivi nazionali di cui al D.LGS. n.
Contratto in frode alla legge
Con il contratto in frode alla legge, disciplinato dall’art. 1344 c.c., gli stipulanti raggiungono, attraverso gli accordi contrattuali, il medesimo risultato vietato dalla legge, di guisa che, nonostante il mezzo impiegato sia lecito, è illecito il risultato che attraverso l’abuso
Dirigente e subordinazione attenuata
Nella configurazione del “lavoro dirigenziale come subordinato il lavoratore gode di ampi margini di autonomia e il potere di direzione del datore di lavoro si manifesta non in ordini e controlli continui e pervasivi, ma essenzialmente nell’emanazione di indicazioni generali
Patto di prova e motivazione
Il licenziamento intimato nel corso o al termine del periodo di prova, avendo natura discrezionale, non deve essere motivato, neppure in caso di contestazione in ordine alla valutazione della capacità e del comportamento professionale del lavoratore. Incombe “al lavoratore stesso,
Modello DM/10 e omesso versamento contributivo
“In materia di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assistenziali operate dal datore di lavoro, l’onere incombente sul pubblico ministero di dimostrare l’avvenuta corresponsione delle retribuzioni ai lavoratori dipendenti è assolto con la produzione del modello DM/10, con la conseguenza
Fedeltà e concorrenza
Il dovere di fedeltà sancito dall’art. 2105 c.c. si sostanzia nell’obbligo del lavoratore di astenersi da attività contrarie agli interessi del datore di lavoro, tali dovendosi considerare anche quelle che, sebbene non attualmente produttive di danno, siano dotate di potenziale
Delitto di indebita percezione per mancato versamento di indennità, assegni e cig
La condotta del datore di lavoro che, esponendo falsamente di aver corrisposto al lavoratore somme a titolo di indennità per malattia, assegni familiari e cassa integrazione guadagni, ottenga dall’I.N.P.S. il conguaglio di tali somme, in realtà non corrisposte, con quelle
TFR: versamento durante la Cigs
Con riguardo al TFR “la quota di trattamento di fine rapporto maturata durante il periodo di cassa integrazione, erogata ai sensi della L. n. 301/1979, grava esclusivamente sull’INPS che, peraltro, sul proprio sito internet, riconosce il proprio obbligo di versamento
Mansioni promiscue o polivalenti
Il lavoratore può essere adibito, per motivate esigenze aziendali, anche a compiti inferiori, se marginali rispetto a quelli propri del suo livello (v. Cass. n. 22668/2020 e Cass. n. 21515/2018). È pertanto legittima l’assegnazione del lavoratore a mansioni promiscue o