Il licenziamento è nullo anche se il datore di lavoro conosceva la pregressa convivenza di fatto. Nota a Cass. (ord.) 22 maggio 2024, n. 14301 Francesco Belmonte
Contratto di agenzia, procacciatore d’affari e stabilità del rapporto
La prestazione dell’agente è stabile, poiché egli ha l’obbligo di svolgere l’attività di promozione dei contratti, mentre la prestazione del procacciatore è occasionale in quanto dipende esclusivamente dalla sua iniziativa. Nota a Cass. (ord.) 28 agosto 2024, n. 23214 Francesca Albiniano
Riqualificazione di un rapporto di lavoro autonomo a termine
A fronte del riconoscimento del rapporto come subordinato, spetta al lavoratore interessato il riconoscimento integrale del danno subito: quest’ultimo è pari alle mensilità retributive dovute dal momento della messa in mora fino a quello della riammissione in servizio. Nota a
Impugnazione del licenziamento tramite PEC
Valida l’impugnazione del licenziamento tramite invio PEC di un documento word. È sufficiente che l’atto esprima la volontà inequivoca di impugnare il licenziamento Nota a Cass. (ord.) 8 luglio 2024, n. 18529 Fabrizio Girolami
Tempo tuta e tempo passaggio consegne degli infermieri
In ambito infermieristico, vanno remunerati sia il cd tempo tuta che il cd tempo passaggio consegne Nota a Cass. 25 luglio 2024, n. 20787 Maria Novella Bettini
Licenziamento ritorsivo
Al licenziamento ritorsivo camuffato da crisi aziendale si applica la tutela reintegratoria stabilita dall’art. 2, D.Lgs. n. 23/2015. Nota a Cass. 8 luglio 2024, n. 18547 Fabio Iacobone
Niente intramoenia in strutture private accreditate se c’è esclusiva con il SSN
I medici in regime di rapporto di lavoro esclusivo con il Servizio sanitario nazionale non possono svolgere attività libero-professionale in intramoenia presso strutture sanitarie private accreditate. Nota a Corte Cost. 3 luglio 2024, n. 153 Maria Novella Bettini
Dimissioni per giusta causa per omesso riconoscimento del corretto livello contrattuale e diritto alla NASpI
La decisione del dipendente di risolvere il contratto di lavoro per giusta causa in conseguenza del mancato riconoscimento, da parte del datore di lavoro, del livello contrattuale corrispondente alle mansioni effettivamente svolte deve ritenersi una scelta non volontaria, imputabile a
Ambiente di lavoro stressogeno e risarcimento del danno
La presenza di un clima lavorativo che genera stress deve essere considerato un fatto ingiusto che fa sorgere in capo al lavoratore il diritto al risarcimento anche in mancanza di una condotta mobbizzante. Nota a Cass. 7 giugno 2024, n.
Tempestività della revoca del licenziamento
La revoca si configura quale diritto potestativo ed è valida con invio nei 15 giorni. Nota a Cass. (ord.) 14 giugno 2024, n. 16630 Fabrizio Girolami