L’inadempimento del lavoratore può trovare giustificazione nella mancata adozione da parte del datore di lavoro delle misure di sicurezza c.d. innominate che egli è tenuto ad osservare, ai sensi dell’art 2087 c.c., accanto alle misure c.d. nominate espressamente e specificamente
Mobbing e rifiuto della prestazione
La condotta mobbizzante del datore di lavoro giustifica il rifiuto del lavoratore di eseguire la propria prestazione con conservazione della retribuzione. Nota a Cass. 25 settembre 2018, n. 22684 Fabio Iacobone
Adibizione a mansioni inferiori e rifiuto della prestazione
Il lavoratore può rifiutarsi di adempiere solo in caso di totale inadempimento del datore di lavoro. Nota a Cass. (ord.) 3 ottobre 2018, n. 24118 Valerio Di Bello
Rifiuto di accettare il trasferimento e licenziamento illegittimo
Il licenziamento del lavoratore che, in luogo di assumere servizio nell’unità produttiva in cui sia trasferito, offra la sua prestazione nel luogo in cui la svolgeva in precedenza, ricevendo un rifiuto a riceverla, è illegittimo. Nota a Cass. 25 settembre
Trasferimento illegittimo e rifiuto di adempiere
Il trasferimento ad altra sede lavorativa, disposto dal datore di lavoro in assenza di comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive, non giustifica in via automatica il rifiuto del lavoratore all’osservanza del provvedimento e, quindi, la sospensione della prestazione lavorativa. Nota
Demansionamento, rifiuto di lavorare e legittimità del licenziamento
È legittimo il licenziamento del lavoratore che, in seguito all’assegnazione a mansioni inferiori, pur se demansionato, si sia rifiutato di adempiere alla prestazione di lavoro. Nota a Cass. 16 gennaio 2018, n. 836 Annarita Lardaro
Temilavoro.it – Vol. 7 n. 1/2015
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