L’attività lavorativa svolta dal dipendente pubblico (infermiera) oltre il debito orario comporta (ex art. 2126 c.c.) il diritto al compenso per lavoro straordinario nella misura prevista dalla contrattazione collettiva, purché sussista il consenso datoriale, a nulla rilevando il superamento dei
Riduzione della retribuzione e principio di irriducibilità
Il patto di diminuzione del compenso intercorso tra datore di lavoro e dipendente è nullo laddove non sia formalizzato in una sede protetta e le mansioni restino invariate. Nota a Cass. (ord.) 9 ottobre 2024, n. 26320 Sonia Gioia
Retribuzione minima ex art. 36 Cost. e disapplicazione del c.c.n.l. vigilanza privata
Il c.c.n.l. vigilanza privata va disapplicato in quanto non garantisce una retribuzione “proporzionata” e “sufficiente”. Nota a App. Napoli 21 marzo 2024, n. 1056 Fabrizio Girolami
Retribuzione sproporzionata e reato di sfruttamento del lavoro
La reiterata corresponsione di un salario sproporzionato rispetto alla quantità e alla qualità del lavoro prestato e che non assicuri al dipendente e alla sua famiglia un’esistenza libera e dignitosa costituisce un indice di sfruttamento idoneo ad integrare il reato
Reinternalizzazione di servizi subappaltati e retribuzione minima ex art. 36 Cost.
Il giudice può disapplicare il contratto collettivo non conforme. Nota a App. Bologna 19 settembre 2023, n. 441 Fabrizio Girolami
Rifiuto del trasferimento: dimissioni per giusta causa e diritto alla NASpI
La decisione del dipendente di rassegnare le proprie dimissioni dopo aver subìto un trasferimento ad altra sede distante oltre 50 km deve ritenersi, a prescindere dalla legittimità o meno del provvedimento datoriale, una scelta non volontaria, imputabile a terzi, e
Giusto salario minimo costituzionale e disapplicazione del contratto collettivo non conforme
La retribuzione deve sempre rispettare i criteri normativi di “proporzionalità” e “sufficienza”. Nota a Trib. Bari 13 ottobre 2023, n. 2720 Fabrizio Girolami L’articolo 36, co. 1, Cost. prevede il diritto del lavoratore a percepire una retribuzione “proporzionata” alla quantità
Retribuzione contrattuale collettiva e profili di conformità all’art. 36 Cost.
La determinazione della “giusta retribuzione” può essere effettuata secondo equità Nota a Trib. Milano 20 luglio 2023, n. 2251 Fabrizio Girolami
Giusta retribuzione ex art. 36 Costituzione e sindacato del giudice
Il contratto collettivo può essere giudizialmente disapplicato se non garantisce una retribuzione “proporzionata” e “sufficiente”. Nota a Cass. 10 ottobre 2023, n. 28321 Fabrizio Girolami
Retribuzione sufficiente e contratto collettivo
Nell’individuazione della retribuzione sufficiente il giudice deve fare riferimento ai contratti collettivi della categoria (CCNL) ovvero può servirsi a fini parametrici del trattamento retributivo stabilito in altri contratti collettivi di settori affini o per mansioni analoghe, oppure può riferirsi ad