Il datore può verificare che gli strumenti assegnati non siano usati per ledere l’immagine aziendale. Nota a Cass. 16 novembre 2020, n. 25977 Fabrizio Girolami
Licenziamento disciplinare: necessaria contestazione del fatto e diritto di difesa
Il provvedimento espulsivo emesso in assenza di elementi idonei a provare la fondatezza dell’accusa lede il principio di necessaria contestazione dell’illecito nonché del diritto di difesa del lavoratore e, in quanto tale, è illegittimo. Nota a Cass. 18 settembre 2020,
Licenziamento ad nutum e requisiti pensionistici
Il dipendente ultrasessantenne è liberamente licenziabile solo quando il trattamento pensionistico diviene giuridicamente conseguibile. Nota a Cass. 8 settembre 2020, n. 18662 Sonia Gioia
Elementi del patto di non concorrenza
Il patto di non concorrenza, a pena di nullità, è subordinato a specifiche condizioni, temporali e spaziali, e ad un corrispettivo adeguato. Il suo oggetto va valutato considerando l’attività complessivamente svolta dal lavoratore, rapportata a quella svolta dall’azienda e la
Adibizione a mansioni superiori e controllo giudiziale
Qualora il lavoratore rivendichi il diritto alla promozione automatica, il giudice deve verificare che le attività concretamente svolte corrispondano a quelle proprie del livello di inquadramento preteso con riferimento alle declaratorie fissate dal contratto collettivo. Nota a Cass. 7 maggio
Demansionamento ingiustificato: danno biologico per il lavoratore
Il prestatore reintegrato sul luogo di lavoro in seguito ad un licenziamento illegittimo, che sia emarginato o adibito a mansioni inferiori, ha diritto al risarcimento del danno biologico, purché ne dia specifica prova. Nota a Cass. ord. 10 marzo 2020,
Violazione della privacy dei clienti e licenziamento a seguito di controllo a distanza difensivo
Legittimo il licenziamento del dipendente di banca in caso di indebita interrogazione di conti correnti. Nota a Cass. 24 febbraio 2020, n. 4871 Fabrizio Girolami
Licenziabile la dipendente che divulghi documenti riservati
La trasmissione a terzi di materiale riservato di proprietà del datore di lavoro costituisce giusta causa di licenziamento per violazione del dovere di fedeltà (art. 2105 c.c.), come integrato dai canoni di correttezza e buona fede (artt.1175 e 1375 c.c.).
Una successione di provvedimenti datoriali illegittimi non costituisce automaticamente mobbing
L’adozione, nei confronti del medesimo lavoratore, di una pluralità di misure, disciplinari e non, seppur illegittime, non è sufficiente ai fini della configurabilità di una condotta mobbizzante. Nota a Cass. ord. 11 settembre 2019, n. 22288 Sonia Gioia
Violazione della c.d. diligenza professionale generica e licenziamento
Il lavoratore con qualifica di quadro che non vigila sul sottoposto negligente è licenziabile. Nota a Cass. 4 giugno 2019, n. 15168 Francesco Belmonte