Il dipendente assente dal lavoro per infortunio, con indicazione di riposo e cure specifiche, che pregiudichi la sua guarigione lavorando presso terzi è legittimamente licenziabile Nota a Cass. 19 marzo 2019, n. 7641 Andrej Evangelista e Donato Martino
Lavoro durante l’assenza per malattia
La malattia fraudolenta o pregiudizievole per la guarigione giustifica il recesso. Nota a Cass. ord. 7 febbraio 2019, n. 3655 Pietro Velardi
Contratto collettivo a tempo indeterminato e recesso datoriale
Il datore di lavoro può legittimamente recedere da un ccnl privo di scadenza. Nota a Cass. 13 novembre 2018, n. 29189 Sonia Gioia
Comunicazione dei turni di servizio e pausa pranzo nel part time
I turni di lavoro devono essere comunicati ai lavoratori interessati con un ragionevole anticipo. La pausa pranzo senza “disponibilità” del lavoratore non rientra nell’orario di lavoro. Nota a Cass. 3 settembre 2018, n. 21562 Osvaldo Landolfi
Protetto: Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 10 settembre 2018, n. 21965
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Licenziamento tardivo
Il licenziamento irrogato oltre i termini previsti dal ccnl è illegittimo per insussistenza del fatto. Nota a Cass. 3 settembre 2018, n. 21569 Valerio Di Bello
Diritto di critica e recesso per giusta causa
Gli insulti rivolti al Direttore da parte di un dipendente costituiscono un comportamento di gravissima insubordinazione, contrario alle norme di comune etica e del comune vivere civile, posto in essere in violazione dei doveri di correttezza, diligenza e buona fede
Molestie sessuali e risarcimento del danno
Se il dipendente pubblico molesta una collega, ne risponde il datore di lavoro che ha diritto a rivalersi nei confronti del dipendente Nota a Cass. 22 marzo 2018, n. 7097 Francesco Belmonte
Giustificatezza del licenziamento
La giusta causa di licenziamento si fonda su una grave lesione della fiducia del datore di lavoro nel proprio dipendente, mentre la giustificatezza nasce dal contrasto con i doveri di diligenza, lealtà e correttezza verso l’azienda. Nota a Cass. 15
Tempestività della contestazione disciplinare
Il datore di lavoro deve contestare i fatti addebitati al dipendente non appena ne venga a conoscenza e gli stessi appaiano ragionevolmente sussistenti. Nota a Cass. 29 marzo 2018, n. 7839 Francesco Belmonte