È legittimo il licenziamento del lavoratore che, in seguito all’assegnazione a mansioni inferiori, pur se demansionato, si sia rifiutato di adempiere alla prestazione di lavoro. Nota a Cass. 16 gennaio 2018, n. 836 Annarita Lardaro
Il Lavoro nella giurisprudenza n.5/2017
Sommario n. 5/2017
Legittimo il licenziamento del giornalista che, senza autorizzazione, presta lavoro per due testate distinte
Vìola l’obbligo di fedeltà il giornalista che presta lavoro a favore di terzi concorrenti, traendo utilità personali attraverso la duplicazione di articoli. Donatella Casamassa Costituisce violazione dell’obbligo di fedeltà di cui all’art. 2105 c.c., integrato dai generali doveri di correttezza
Malattia e comportamento che pregiudica la guarigione
Il dipendente in malattia non può svolgere, pena il licenziamento, attività che aggravino i postumi della malattia Maria Novella Bettini È legittimamente licenziabile il dipendente “in malattia” che, pur avendo riportato una distorsione alla caviglia, partecipi, durante la
Diritto di critica e licenziamento per giusta causa
Per la responsabilità disciplinare non basta che la denuncia all’autorità giudiziaria, da parte di un dipendente, si riveli infondata ed il procedimento penale venga definito con la archiviazione della notizia criminis o con la sentenza di assoluzione Nota a Cass.
Colluttazioni, diverbi, insulti e rifiuto di eseguire la prestazione lavorativa.
La dimostrazione di atti violenti fra lavoratori, tali da legittimare il licenziamento, è a carico del datore di lavoro. Gli insulti che si concretizzano in gesti violenti legittimano il licenziamento. Il rifiuto di eseguire le direttive del superiore gerarchico può
Violazione del dovere di fedeltà
Il lavoratore trovato in possesso di documenti riservati lede il rapporto di fiducia con il datore di lavoro e viola i doveri di fedeltà, correttezza e buona fede. Kevin Puntillo “Sebbene l’art. 2105 c.c. richiami espressamente, oltre al divieto di
Lo svolgimento di altra attività lavorativa in caso di malattia
L’attività lavorativa svolta dal dipendente malato deve essere compatibile con lo stato morboso Nota a Cass. 2 dicembre 2016, n. 24671 Kevin Puntillo Il lavoratore, al quale sia contestato in sede disciplinare lo svolgimento di un altro lavoro durante
Rapporto di lavoro e social network: ancora un caso di licenziamento per violazione dell’obbligo di diligenza e buona fede.
L’utilizzo per gran parte del tempo lavorativo del pc aziendale per accedere a Facebook integra una violazione degli obblighi di diligenza e buona fede nell’espletamento della prestazione lavorativa e giustifica il licenziamento. Nota a sentenza Trib. di Brescia 13 giugno
Condotta extralavorativa e giusta causa di licenziamento.
Il lavoratore che, fuori dell’azienda, viene trovato in possesso di una notevole quantità di droga e poi si finge malato perché “ai domiciliari per spaccio” può essere licenziato in tronco. Nota a Cass. 9 marzo 2016, n. 4633. Francesca Albiniano