Il lavoratore che risulti assente alla visita di controllo dell’Inps, avendo cambiato indirizzo di reperibilità e avendo comunicato il cambiamento solo all’INPS, e non al datore di lavoro, adotta un comportamento disciplinarmente rilevante che non giustifica la sanzione espulsiva. Nota
Reintegrazione e illegittima modifica delle condizioni di lavoro
In caso di licenziamento illegittimo la reintegrazione del lavoratore deve avvenire nel luogo e nelle mansioni originarie, con ripristino della medesima posizione lavorativa che sussisteva al momento del recesso. In caso contrario, il rifiuto della prestazione configura una legittima eccezione
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 luglio 2022, n. 22168
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 13 luglio 2022, n. 22168 Rapporto di lavoro, Interposizione illecita vietata, Domanda di ripristino del rapporto con la società utilizzatrice, Decadenza ex art. 32, co. 4, lett. d), L. n. 183/2010, Inapplicabilità Fatti
Codatorialità e unitarietà del complesso aziendale
In caso di struttura aziendale unitaria i criteri di scelta dei lavoratori in esubero vanno verificati rispetto alla struttura stessa nel suo insieme. Nota a Cass. (ord.) 27 aprile 2022, n. 13207 Valerio Di Bello
Contestazione tardiva, licenziamento e reintegrazione
In caso di contestazione tardiva dei fatti viene meno la rilevanza disciplinare dei medesimi e, dunque, la sussistenza del fatto, con conseguente reintegrazione del lavoratore ai sensi dell’art. 18 Stat. Lav., co.4. Nota a Trib. Ravenna (ord.) 12 gennaio 2022 Francesco Belmonte
Unicità della struttura aziendale e indennità risarcitoria
Nel caso di più imprese formalmente distinte, ma con un’unica organizzazione imprenditoriale, intesa come unico centro decisionale, i requisiti dimensionali e quantitativi prescritti dalla disciplina dei licenziamenti collettivi vanno riferiti all’unico complesso aziendale costituito dalle predette imprese. Inoltre, dall’indennità risarcitoria
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 25 agosto 2020, n. 17705
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 25 agosto 2020, n. 17705 Contributi non più utili ai fini pensionistici, Art. 14 bis, co. 4, D.Lgs. n. 96/1993, Restituzione ai contributi effettivamente versati dal dipendente – Esclusione di quelli facenti direttamente
La mancata contestazione dell’illecito posto a base del licenziamento dà luogo alla reintegrazione
Ove il licenziamento sia intimato senza contestazione disciplinare dei fatti si applica la tutela reintegratoria (con effetti risarcitori limitati). Nota a Cass. 24 febbraio 2020, n. 4879 Fabrizio Girolami
Reintegra per la dipendente che dà del ladro al datore di lavoro
Le accuse di ladrocinio rivolte ad un dirigente aziendale non hanno rilievo disciplinare quando sono frutto di una reazione emotiva ed istintiva della lavoratrice, esasperata dai reiterati inadempimenti datoriali. Nota a Trib. Milano 30 dicembre 2019, n. 3002 Matteo Iorio
Giusta retribuzione nelle previsioni del ccnl e controllo giudiziale
L’applicazione di un ccnl sottoscritto da associazioni sindacali comparativamente più rappresentative non esime il giudice dal verificare la conformità della retribuzione ivi prevista con i canoni della proporzionalità e sufficienza ai sensi dell’art. 36 Cost. Nota a Trib. Torino 9