Il rifiuto del datore di lavoro di negoziazione ed informazione nei confronti del sindacato costituisce comportamento antisindacale. Nota a Trib. Busto Arsizio 5 febbraio 2018, n. 448 e Trib. Bergamo 30 marzo 2018, n. 1586 Maria Novella Bettini e Paolo
Condotta antisindacale
Per configurare il comportamento antisindacale è sufficiente la lesione obiettiva della libertà sindacale e del diritto di sciopero. Tale comportamento è attuale laddove perduri, in capo ai lavoratori, l’effetto psicologico di deterrenza rispetto alla ripetizione di condotte analoghe a quella
Sicurezza: valutazione dei rischi, informazione/formazione e condotta del lavoratore
Solo un comportamento abnorme del lavoratore che sia eccentrico, imprevedibile ed ingovernabile rispetto alle mansioni a lui specificamente assegnate nell’ambito del ciclo produttivo, fa venir meno la responsabilità del datore di lavoro Nota a Cass. 23 novembre 2017, n. 53285
Possesso di hashish e licenziamento
Il dipendente cui sia sequestrato un quantitativo di hashish verosimilmente destinato a terzi va reintegrato nel posto di lavoro, trattandosi di comportamento extralavorativo non interferente con le mansioni svolte nota a Cass. 10 novembre 2017, n. 26679 Mariapaola Boni
Stalking nei confronti di un lavoratore
La condotta molesta ed oppressiva reiteratamente posta in essere nei confronti di un dipendente è punibile come atto persecutorio ai sensi dell’art. 612 bis c.p.
Sindacati legittimati ad agire per la repressione della condotta antisindacale e riscossione delle quote associative
Possono ricorrere ex art. 28 Stat. Lav. gli organismi locali delle associazioni sindacali “nazionali”. Ai lavoratori è sempre consentito versare i contributi sindacali tramite trattenuta operata dall’azienda
Infortunio sul lavoro, pericolosità del macchinario, obblighi del datore di lavoro e certificazioni
La conformità CE dei macchinari non esonera il datore di lavoro dalla responsabilità della sicurezza dell’ambiente di lavoro