La mera inerzia del lavoratore ad esercitare un proprio diritto non prova di per sé una volontà abdicativa, dovendo ogni rinuncia essere espressa o ricavarsi da condotte univoche. Nota a Cass. (ord.) 3 gennaio 2023, n. 91 Fabio Iacobone
Applicazione del contratto collettivo e comportamento concludente
Il datore di lavoro che applichi costantemente una serie di istituti retributivi del contratto integrativo, attua, attraverso un comportamento concludente, Il recepimento implicito del contratto medesimo, malgrado la disdetta dall’associazione sindacale di appartenenza. Nota a Cass. (ord.) 11 novembre 2022,
Superamento del periodo di comporto e possibile recesso tardivo
Alla scadenza del periodo di comporto il datore di lavoro che abbia riammesso in servizio il lavoratore può risolvere il rapporto di lavoro anche dopo aver lasciato trascorrere un considerevole periodo di tempo. Nota a Cass. 11 settembre 2020, n.
Riduzione dell’orario lavorativo e onere della prova
Nel rapporto di lavoro a tempo pieno la riduzione dell’orario è ammessa su accordo delle parti provato anche mediante comportamento concludente. Nota a Cass. 29 maggio 2019, n. 14684 Gennaro Ilias Vigliotti
Efficacia del contratto collettivo e comportamento concludente
Pur a fronte di un comportamento concludente, il semplice richiamo alle tabelle salariali del contratto collettivo e l’applicazione solo di alcune sue clausole non equivalgono ad una adesione al contratto medesimo. Nota a Cass. (ord.) 2 maggio 2019, n. 11537
Trasformazione del part time in rapporto a tempo pieno
Nell’ipotesi di svolgimento effettivo di una prestazione a tempo pieno è ammessa la trasformazione del lavoro a tempo parziale per fatti concludenti. Nota a Cass. (ord.) 28 marzo 2019, n. 8658 Andrej Evangelista