I controlli c.d. difensivi sul lavoratore, attuati anche con strumenti tecnologici o tramite agenzie investigative, sono legittimi. Il datore di lavoro non è tenuto a mettere a disposizione del lavoratore, nei cui confronti abbia elevato una contestazione di addebiti di
Licenziamento disciplinare senza contestazione nelle piccole imprese
Nel regime delle c.d. tutele crescenti, al licenziamento nullo si applica sempre la tutela reintegratoria “forte” anche se il datore occupa meno di 15 dipendenti. Nota a Trib. Roma 12 ottobre 2024, n. 10104 Fabrizio Girolami
Licenziamento disciplinare, contestazione e intercettazioni telefoniche o ambientali
In tema di licenziamento disciplinare di cui all’art. 7, Stat. Lav., l’addebito oggetto di contestazione deve necessariamente corrispondere a quello posto a fondamento della sanzione disciplinare, sicché è vietato infliggere un licenziamento sulla base di fatti diversi da quelli contestati.
Relatività dell’immediatezza nella contestazione disciplinare
La valutazione del principio di immediatezza nella contestazione dell’addebito disciplinare deve tener conto della complessità del fatto, della struttura organizzativa e dei necessari accertamenti, essendo ammissibile un periodo di tempo più o meno lungo tra la conoscenza del fatto e
Giustificazione scritta e difesa orale del lavoratore
Il lavoratore, entro i cinque giorni concessi a difesa nell’ambito del procedimento disciplinare, può, dopo avere presentato giustificazioni scritte senza formulare alcuna richiesta di audizione orale, legittimamente ritenere più adeguata, sotto il profilo difensivo, la rappresentazione (anche) orale degli elementi
Licenziamento disciplinare e contestazioni multiple
In caso di contestazioni disciplinari multiple, il giudice può valutare che anche una sola di esse giustifichi il licenziamento disciplinare, a meno che il dipendente non dimostri che soltanto il complesso delle infrazioni contestate è riconducibile alla nozione di giusta
Contestazione non necessaria dei precedenti disciplinari
I precedenti disciplinari, benché non contestati, possono giustificare il recesso per giusta causa qualora vi sia stata una violazione persistente e reiterata dell’obbligo di diligenza con irrimediabile lesione del vincolo fiduciario. Nota a Cass. 26 novembre 2018, n. 30564 Maria