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Licenziamento: la recidiva da sola non basta
L’insussistenza di un addebito disciplinare, contestato insieme ad una recidiva, comporta la necessaria illegittimità del recesso. Cass., Ord., 17 maggio 2018, n. 12095 Paolo Pizzuti
Protetto: Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 17 maggio 2018, n. 12094
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Protetto: Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 marzo 2018, n. 6889
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Protetto: Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 05 gennaio 2018, n. 142
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Immediatezza ed immutabilità della contestazione disciplinare
Nel procedimento di applicazione di una sanzione disciplinare, il datore di lavoro deve attenersi a due regole essenziali per la legittimità della procedura: l’immutabilità e l’immediatezza (o tempestività) della contestazione. Immutabilità “Il principio della immutabilità della contestazione, ossia della necessaria
Il Lavoro nella giurisprudenza n. 6/2017
Sommario n. 6/2017
Il Lavoro nella giurisprudenza n. 4/2017
Sommario n. 4/2017
Immediatezza della contestazione disciplinare, sospensione cautelare e licenziamento
Anche se il datore di lavoro lascia trascorre quasi un anno fra infrazione e contestazione disciplinare, la legittimità del licenziamento (per gravi irregolarità di cassa) può essere desunta da misure cautelari (come la sospensione) adottate dal datore di lavoro Nota
Legittimo il licenziamento del giornalista che, senza autorizzazione, presta lavoro per due testate distinte
Vìola l’obbligo di fedeltà il giornalista che presta lavoro a favore di terzi concorrenti, traendo utilità personali attraverso la duplicazione di articoli. Donatella Casamassa Costituisce violazione dell’obbligo di fedeltà di cui all’art. 2105 c.c., integrato dai generali doveri di correttezza