Per il ripescaggio occorre verificare se le nuove assunzioni siano riconducibili (o meno) allo stesso livello di inquadramento del lavoratore licenziato. Nota a Cass. (ord.) 13 novembre 2023, n. 31561 Fabrizio Girolami
Responsabilità contrattuale: l’orientamento della giurisprudenza
Claudia Giagheddu Saitta
Appalto, responsabilità solidale e prescrizione decennale
La responsabilità solidale del committente per il danno alla salute subito dal dipendente dell’appaltatore ha natura contrattuale e, pertanto, si prescrive nel termine ordinario di dieci anni. Nota Trib. Gorizia 31 maggio 2023, RG 234/2022 Valerio Di Bello
Sicurezza, responsabilità contrattuale e autonomia fra giudizio civile e penale
L’onere della prova circa la nocività dell’ambiente di lavoro ed il nesso causale tra attività lavorativa e patologia contratta ricade sul lavoratore, mentre compete al datore di lavoro la prova dell’adozione di misure di sicurezza dettate dalla legge o suggerite
Infortunio sul lavoro e controllo datoriale
L’obbligo di controllo del datore di lavoro circa l’applicazione delle misure di sicurezza non può consistere in una sorveglianza continua del lavoratore, non potendo essere richiesta al titolare della posizione di garanzia una persistente attività di costante verifica dell’utilizzo dello
Diritto al lavoro e inattività del prestatore
Il lavoratore ha il diritto, oltre che di essere retribuito ed adibito alla propria sede di lavoro, di svolgere concretamente la propria attività lavorativa. Nota a Trib. Roma ord. 1 febbraio 2020, n. 12119 Flavia Durval
Aggressione nei confronti di un ferroviere e responsabilità datoriale
La responsabilità del datore di lavoro per violazione degli obblighi di sicurezza è esclusa qualora il dipendente, vittima di due malavitosi, non dia prova degli indici di pericolosità dell’ambiente di lavoro. Nota a Cass. 6 novembre 2019, n. 28516 Sonia
Obbligo di sicurezza del datore di lavoro
La responsabilità in materia di sicurezza che grava sul datore di lavoro ai sensi dell’art. 2087 c.c. ha natura contrattuale ed è fonte di obblighi positivi e non di mera astensione, con la conseguenza che il lavoratore, in caso di
Mobbing, svuotamento di mansioni e onere della prova
L’intento persecutorio che qualifica il mobbing va provato dal lavoratore. Nota a Cass. 6 maggio 2019, n. 11777 Giuseppe Catanzaro