Anche quando manchi un’espressa istanza di riconoscimento della prelazione, l’insinuazione al passivo fallimentare con privilegio del credito può essere desunta. Nota a Cass. (ord.) 20 settembre 2021, n. 25316 Alfonso Tagliamonte
Decorrenza della prescrizione dei crediti e reintegrazione
In materia di crediti da lavoro subordinato, la decorrenza della prescrizione dal momento dell’insorgenza del diritto del lavoratore si riferisce esclusivamente ai rapporti assistiti dalla c.d. stabilità reale, ossia dal diritto alla reintegrazione in caso di licenziamento illegittimo (ex art.
Trasferimento di medico anestesista: EDAPR e straordinario forfettizzato (Cass. n. 24145/2020)
In caso di trasferimento il medico conserva tutti i crediti già maturati fra cui lo straordinario fortettizzato che diventa superminimo Nota a Cass. 30 ottobre 2020, n. 24145 Maria Novella Bettini
Regime prescrizionale e assenza di titolo giudiziale definitivo
Soltanto la formazione di un titolo giudiziale definitivo determina il mutamento del regime prescrizionale da speciale (come quello previdenziale) a ordinario. Tale mutamento è escluso per la cartella di pagamento (o avviso di addebito INPS) non opposta. Nota a Cass.
Appalto affidato a società cooperativa tramite un Consorzio e tutela dei crediti dei lavoratori
Il consorzio è obbligato in solido con l’impresa consorziata ex art. 29, co. 2, DLGS n. 276/2003. Nota a Trib. Milano 12 dicembre 2019, n. 2578 Fabrizio Girolami
Subfornitura e responsabilità solidale del committente con il subfornitore
Omesso versamento dei contributi da parte del datore e tutela dei dipendenti del subfornitore. Nota a Cass. (ord.) 5 marzo 2020, n. 6299 Fabrizio Girolami
Trasferimento illegittimo di ramo d’azienda e diritto del lavoratore alla retribuzione
La retribuzione erogata dalla società cessionaria del ramo d’azienda non è “detraibile” dalla società cedente. Nota a Cass. 3 luglio 2019, n. 17785 Fabrizio Girolami
Le somme indebitamente percepite dal lavoratore a titolo di indennità di preavviso devono essere restituite al datore di lavoro senza rivalutazione automatica e al netto delle ritenute
La restituzione al datore di lavoro delle somme che il lavoratore ha indebitamente percepito a titolo di indennità di preavviso deve avvenire, nelle ipotesi di accertamento della nullità del licenziamento, senza l’automatica rivalutazione monetaria di cui all’art. 429, co. 3