La dimostrazione di atti violenti fra lavoratori, tali da legittimare il licenziamento, è a carico del datore di lavoro. Gli insulti che si concretizzano in gesti violenti legittimano il licenziamento. Il rifiuto di eseguire le direttive del superiore gerarchico può
Dovere di diligenza, interesse dell’impresa e diritto di critica.
Legittimo l’esposto del dipendente alla Procura della Repubblica ed al Ministro del lavoro con cui si critica il massiccio ricorso della società agli ammortizzatori sociali. Nota a Cass. 17 gennaio 2017, n. 996 Maria Novella Bettini In base al dovere
Contenuto e limiti del diritto di critica del lavoratore
Il rispetto dei principi di continenza formale e sostanziale nella manifestazione del dissenso del lavoratore esclude la giusta causa di licenziamento. Nota a Cass. 25 ottobre 2016, n. 21649 Michela Santucci La lettera con cui il lavoratore denuncia di aver
I limiti al diritto di critica del lavoratore
E’ legittima e non giustifica il licenziamento una manifestazioni di protesta-denuncia, pur aspra, macabra e sarcastica, nonché rispondente ad un criterio non di verità assoluta, ma soltanto soggettiva Carmine Ambrosio Inscenare il suicidio dell’Amministratore delegato costituisce espressione del libero esercizio
Rapporto di lavoro e social network: ancora un caso di licenziamento per violazione dell’obbligo di diligenza e buona fede.
L’utilizzo per gran parte del tempo lavorativo del pc aziendale per accedere a Facebook integra una violazione degli obblighi di diligenza e buona fede nell’espletamento della prestazione lavorativa e giustifica il licenziamento. Nota a sentenza Trib. di Brescia 13 giugno
Si selfie chi può!
Attenzione ai selfie! Possono essere motivo di licenziamento se viene violato l’obbligo di diligenza e fedeltà. Giovanni Piglialarmi Il lavoratore non può porre in essere, pena il licenziamento, oltre che comportamenti espressamente vietati dal codice disciplinare, qualsiasi condotta che, per
Licenziamento del lavoratore che su Facebook manifesta disprezzo per i “padroni”.
L’utilizzo, da parte di un vice-capo reparto, di un social network per diffondere giudizi dispregiativi sull’organizzazione aziendale lede il rapporto di fiducia fra le parti e giustifica il licenziamento. Nota ad ordinanza del Trib. Parma 16 maggio 2016, n. 1263
Criticare l’impresa oltre i “limiti” consentiti configura giusta causa di licenziamento.
Francesca Albiniano Nota a Cass. 21 marzo 2016, n. 5523
Contenuto e limiti del diritto di critica del lavoratore.
Francesca Albiniano Il diritto di critica all’interno dei luoghi di lavoro è espressione della libertà di manifestare il proprio pensiero sancita dall’art. 21 Cost., ed è ribadito dall’art. 1 L. n. 300/1970 (Statuto dei lavoratori) che, da un lato, garantisce