Il mancato rispetto del termine per l’esercizio del diritto di difesa nell’ambito di un procedimento disciplinare determina l’illegittimità del licenziamento intimato con applicazione della tutela indennitaria forte. Nota a Trib. Venezia 13 gennaio 2020, n. 11 Jennifer Di Francesco
Lavoratore divenuto disabile: nozione, quadro normativo e licenziamento
Nei confronti del lavoratore disabile è legittimo il recesso solo se il datore di lavoro dimostri di aver adottato ogni adeguamento ragionevole – ivi inclusa la modifica della struttura organizzativa – in relazione alle esigenze del dipendente in questione. Nota
Messaggi offensivi in un gruppo Whatsapp: illegittimo il licenziamento
La diffusione su una chat privata di affermazioni denigratorie nei confronti di un superiore gerarchico e dei colleghi non giustifica la sanzione espulsiva. Nota a Trib. Firenze 16 ottobre 2019 Sonia Gioia
Reintegra per la dipendente che dà del ladro al datore di lavoro
Le accuse di ladrocinio rivolte ad un dirigente aziendale non hanno rilievo disciplinare quando sono frutto di una reazione emotiva ed istintiva della lavoratrice, esasperata dai reiterati inadempimenti datoriali. Nota a Trib. Milano 30 dicembre 2019, n. 3002 Matteo Iorio
Contratti a termine convertiti dopo il 7 marzo 2015: inapplicabile il regime delle “tutele crescenti”
Il sistema delle tutele crescenti si applica in ipotesi limitate e circoscritte di conversione del contratto a termine. Nota a Cass. 16 gennaio 2020, n. 823 Fabrizio Girolami
Nozione di insussistenza del fatto contestato e applicabilità della tutela reintegratoria
Nell’ipotesi di licenziamento disciplinare illegittimo, ai fini dell’applicabilità della tutela reintegratoria, la nozione di insussistenza del fatto contestato comprende anche l’ipotesi del fatto sussistente ma privo del carattere di illiceità o rilevanza giuridica e quindi del fatto sostanzialmente inapprezzabile sotto
Onere della prova in capo al datore di lavoro circa la sussistenza delle ragioni poste a fondamento del licenziamento disciplinare
In caso di licenziamento disciplinare del lavoratore, irrogato ai sensi dell’art. 3, co. 2, D.Lgs. n. 23/2015, permane sempre in capo al datore di lavoro l’onere di provare in giudizio la sussistenza del fatto materiale posto a fondamento del recesso.
Licenziamento collettivo e omissione delle procedure di legge
In caso di mancato rispetto delle procedure previste per le riduzioni di personale dalla L. n. 223/1991, il licenziamento del lavoratore assunto dopo il 7 marzo è illegittimo ed egli ha diritto ad una indennità stabilita secondo i criteri fissati
Conversione del rapporto a termine in sede negoziale
La conversione del rapporto di lavoro cui fa riferimento l’art. 1, co. 2, D. LGS. n. 23/2015 non è quella giudiziale ma soltanto quella negoziale realizzata su accordo delle parti. Nota a Trib.Parma 18 febbraio 2019 Giuseppe Catanzaro
Licenziamento illegittimo: sbagliare “rito” non fa decadere la pretesa
L’errore sulla procedura giudiziale prescelta per l’introduzione di un giudizio sul recesso intimato costituisce una mera questione processuale che non incide sul diritto sostanziale del lavoratore che, nei termini, ha comunque fatto ricorso al giudice. Nota a Corte d’Appello di