No al risarcimento dei danni in favore del lavoratore se manca la prova in ordine alla sussistenza di condotte datoriali di natura vessatoria e persecutoria continuative. Nota a Cass. (ord.) 20 luglio 2023, n. 21682 Kevin Puntillo
Demansionamento ingiustificato: danno biologico per il lavoratore
Il prestatore reintegrato sul luogo di lavoro in seguito ad un licenziamento illegittimo, che sia emarginato o adibito a mansioni inferiori, ha diritto al risarcimento del danno biologico, purché ne dia specifica prova. Nota a Cass. ord. 10 marzo 2020,
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 febbraio 2020, n. 4099
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 febbraio 2020, n. 4099 Risarcimento del danno subito, Pregiudizio fisico e psichico riportati, Molestie sessuali, Quantificazione del danno, Danno biologico, Danno per il pregiudizio intrinseco, personale, connesso alla sofferenza interiore, valutato in
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 02 dicembre 2019, n. 31374
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 02 dicembre 2019, n. 31374 Infortunio sul lavoro, Obbligo di protezione gravante sul datore di lavoro, Danno biologico, Mansioni incompatibili con lo stato di salute Fatti di causa 1. Con sentenza n.
Componenti del danno non patrimoniale e danno differenziale
Stante l’eterogeneità delle voci che compongono il danno non patrimoniale, il relativo danno differenziale va determinato comparando, per poste distinte, tutte le componenti del danno civilistico con le corrispondenti indennità corrisposte all’infortunato dall’INAIL. Nota a Cass. 2 aprile 2019, n.
Demansionamento e onere della prova
È onere del lavoratore fornire la prova, anche per presunzioni, del danno da demansionamento e del nesso di causalità con la condotta datoriale. Nota a Cass. 18 febbraio 2019, n. 4685 Sonia Gioia
Il Lavoro nella giurisprudenza n. 7/2017
Sommario n. 7/2017
Molestie sessuali nel luogo di lavoro: sì al risarcimento del danno biologico e del danno non patrimoniale.
Kevin Puntillo Nota a Trib. Firenze, sez. lav., 20 aprile 2016 La lavoratrice che subisce molestie sessuali e si dimette per giusta causa ha diritto all’indennità sostitutiva del preavviso ed al risarcimento dei danni inerenti alla sua salute ed alla sua personalità morale.