Qualora il lavoratore deduca in giudizio il proprio demansionamento, spetta al datore provare il contrario. Nota a Cass. 3 luglio 2018, n. 17365 Fabio Iacobone
Demansionamento, rifiuto di lavorare e legittimità del licenziamento
È legittimo il licenziamento del lavoratore che, in seguito all’assegnazione a mansioni inferiori, pur se demansionato, si sia rifiutato di adempiere alla prestazione di lavoro. Nota a Cass. 16 gennaio 2018, n. 836 Annarita Lardaro
Danno esistenziale e onere della prova
Il disagio esistenziale lavorativo determinato dalla dequalificazione professionale va provato dal lavoratore. Nota a Cass. 4 gennaio 2018, n. 82 Giuseppe Rossini
Protetto: Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 23 gennaio 2018, n. 1644
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Pensione ordinaria di inabilità e capacità attitudinali residuali
Il lavoratore che abbia una residua capacità lavorativa, anche se limitata ad attività professionalmente dequalificanti, non ha diritto alla pensione di inabilità civile Nota a Cass. 27 novembre 2017, n. 28268 Alfonso Tagliamonte
Demansionamento e menomazione dell'immagine professionale.
Va escluso il demansionamento (con danno all’immagine) del lavoratore che, in ragione di un riassetto aziendale, subisca una contrazione dei compiti e del personale a lui sottoposto. Silvia Rossi – Commercialista in Albinia (Gr.) Non va reintegrato nelle mansioni precedenti
Lo “straining” quale forma di mobbing attenuato
Nota a Cass. 19 febbraio 2016, n. 3291 Francesca Albiniano La Corte di Cassazione, con sentenza n. 3291 del 19 febbraio 2016, è intervenuta nuovamente sull’annosa questione delle condotte vessatorie perpetrate a danno del lavoratore (medico), riconoscendo, in caso di