L’intento fraudolento del dipendente pubblico che fa timbrare il cartellino ad un proprio collega in sua vece può essere valutato dall’Amministrazione anche a prescindere da una sentenza penale di condanna per tali fatti. Nota a Trib. Milano, ord., 30
Superamento del comporto: il datore può attendere prima di licenziare
Le operazioni di computo delle assenze o la valutazione di eventuali possibilità di ricollocamento del dipendente possono legittimare una ragionevole attesa
Illeciti penali del dipendente pubblico e dies a quo della procedura disciplinare.
Solo la corretta e completa acquisizione della notizia di reato da parte dell’Amministrazione datrice di lavoro è idonea a far decorrere il termine perentorio per la conclusione del procedimento. Nota a Cass. 20 marzo 2017, n. 7134 Gennaro Ilias Vigliotti
Ricambio generazionale e soppressione di posizioni dirigenziali.
La risoluzione del rapporto di lavoro del dipendente “anziano” richiede una congrua motivazione anche a fronte di un previo atto organizzativo. Gennaro Ilias Vigliotti La facoltà attribuita dall’art. 72, co. 11, D. L. n. 112 del 2008 (convertito, con modificazioni,
Licenziamenti collettivi: i lavoratori vanno scelti in base alla professionalità
Qualora un’azienda debba ridurre il personale a seguito di chiusura di un reparto o di un’unità produttiva, la scelta dei dipendenti da porre in mobilità non può essere limitata ai soli addetti al reparto o all’unità da sopprimere, ma va
Regioni Autonome: contratto di lavoro nullo senza concorso.
Il principio del necessario concorso per l’accesso agli impieghi pubblici si applica a tutte le Amministrazioni, comprese quelle delle Regioni a Statuto Speciale. Gennaro Ilias Vigliotti Il rapporto di lavoro subordinato costituito tra un dipendente ed una Amministrazione Pubblica è
Pubblico impiego: il collocamento a riposo va motivato
Non basta il raggiungimento dell’anzianità di servizio per licenziare un dipendente pubblico: l’Amministrazione deve motivare il provvedimento con ragioni organizzative specifiche. Gennaro Ilias Vigliotti Le norme vigenti in materia di risoluzione del rapporto di lavoro pubblico per il raggiungimento dell’età
Sanzioni disciplinari e licenziamento per “recidiva”
L’irrogazione di una sanzione conservativa in caso di recidiva esclude il licenziamento. Nota a Cass. 12 settembre 2016, n. 17912 Francesca Albiniano Quando una norma del contratto collettivo prevede che è irrogabile il licenziamento di un lavoratore a partire dalla
L’utilizzo distorto dei permessi ex art. 33, co. 3, L. n. 104/92 legittima il licenziamento.
Licenziata la dipendente comunale che usufruisce dei permessi destinati all’assistenza alla madre disabile per frequentare le lezioni universitarie. Nota a Cass. 13 settembre 2016, n. 17968 Francesco Belmonte I permessi disciplinati dall’art. 33, co. 3, L. 5 febbraio 1992,