La modifica unilaterale della pattuita collocazione temporale dell’orario part time costituisce un inadempimento del datore di lavoro al punto che è illegittimo il licenziamento fondato sulla mancata accettazione, da parte del dipendente, della modifica datoriale dell’orario di lavoro part time.
Il riposo giornaliero e il riposo settimanale costituiscono due diritti autonomi e distinti
Il riposo giornaliero si aggiunge al riposo settimanale anche se precede direttamente quest’ultimo (e ciò anche se la normativa nazionale concede ai lavoratori un periodo di riposo settimanale di durata superiore a quella minima richiesta dal legislatore UE). Nota a
Contratto di lavoro marittimo e clausola “a viaggio”
Se manca l’indicazione della durata del viaggio, il contratto di lavoro marittimo si intende a tempo indeterminato. Nota a App. Messina 16 novembre 2021, n. 576 Paolo Pizzuti
Distacco di lavoratori nell’ambito del trasporto internazionale su strada
La Direttiva n. 96/71 in tema di distacco transnazionale dei lavoratori si applica al settore del trasporto su strada. Nota a Corte di Giustizia UE 1° dicembre 2020, C‑815/18 Maria Novella Bettini
Clausola elastica nel part time e fruizione del tempo libero
La lavoratrice part time che, a causa di un reiterato ricorso alla clausola di variazione oraria del lavoro a tempo parziale, non possa utilizzare il proprio tempo libero, ha diritto al risarcimento del danno. Nota a Trib. Messina 6 ottobre
Indici della subordinazione e prestazioni elementari
In caso di prestazioni elementari e ripetitive non rilevano, ai fini della qualificazione di un rapporto come subordinato, l’assenza di un potere disciplinare e di un potere direttivo esercitati in modo continuativo. Nota a Cass. 26 novembre 2020, n. 27076
Durata del patto di prova
La durata della prova maggiore del termine stabilito dal ccnl in linea di principio è più sfavorevole al lavoratore ed è sostituita di diritto ex art. 2077 c.c. Tuttavia, il datore di lavoro può provare che la clausola in questione
Dequalficazione e risarcimento del danno
Il danno professionale determinato dal demansionamento va parametrato al tipo di dequalificazione ed alla sua durata. Nota a Cass. 23 marzo 2020, n. 7483 Jennifer Di Francesco
Dequalificazione professionale e risarcimento del danno patrimoniale
Il danno patrimoniale da demansionamento va provato dal lavoratore ed il giudice dovrà valutare, fra le altre circostanze concrete, l’esperienza pregressa del prestatore, il tipo di competenza sminuita e la durata della dequalificazione. Nota a Cass. (ord.) 20 giugno 2019,
Protetto: Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 08 aprile 2019, n. 9745
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