Il licenziamento disciplinare intimato al lavoratore che, in via di autotutela, abbia rifiutato il trasferimento ad oltre 400 km di distanza è nullo, con conseguente diritto alla reintegrazione sul luogo di impiego, laddove non sussistano comprovate ragioni aziendali e la
Divieto di licenziamento della lavoratrice madre e cessazione dell’attività dell’azienda
Il licenziamento della lavoratrice madre è possibile solo nel caso in cui si verifichi la cessazione dell’intera attività aziendale. Nota a Cass. (ord.) 19 dicembre 2023, n. 35527 Francesco Belmonte
Reintegrazione e illegittima modifica delle condizioni di lavoro
In caso di licenziamento illegittimo la reintegrazione del lavoratore deve avvenire nel luogo e nelle mansioni originarie, con ripristino della medesima posizione lavorativa che sussisteva al momento del recesso. In caso contrario, il rifiuto della prestazione configura una legittima eccezione
Ordine di anticipazione dell’orario di lavoro e rifiuto della prestazione
Il lavoratore può rifiutare la prestazione soltanto in presenza di una richiesta datoriale di svolgere compiti aggiuntivi e gravosi. Nota a Cass. (ord.) 18 aprile 2023, n. 10227 Kevin Puntillo
Riammissione in servizio e rito Fornero
L’ottemperanza all’ordine giudiziale di reintegrazione a seguito di annullamento del licenziamento ex art. 18 Stat. lav. implica il ripristino della posizione di lavoro del dipendente, il cui reinserimento nell’attività lavorativa deve quindi avvenire “nella sede precedentemente assegnata e nelle mansioni
Mancata liquidità e obbligo di pagamento
Il mancato pagamento degli importi pattuiti in un verbale di conciliazione non è giustificato dalle difficoltà economiche sopravvenute per effetto della pandemia da Covid-19 Nota a Trib. Como (ord.) 6 agosto 2020 Silvia Rossi
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12626
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 25 giugno 2020, n. 12626 Dirigente scolastico, Restituzione compenso nella qualità di presidente del consiglio di amministrazione di azienda speciale, Incarico non autorizzato dalla amministrazione datrice di lavoro, Elenco delle attività espletabili senza
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 giugno 2020, n. 12485
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 24 giugno 2020, n. 12485 Responsabilità contrattuale ed extracontrattuale, Demansionamento e dequalificazione, Lesione dell’equilibrio psico-fisico e della personalità morale, Lavoratore rimasto, per un prolungato periodo, del tutto inattivo, privato di ogni compito e
Buona fede, correttezza ed eccezione di adempimento
L’obbligo di buona fede oggettiva o correttezza, costituisce un autonomo dovere giuridico implicante, al pari del dovere di correttezza, un obbligo di reciproca lealtà di condotta che deve presiedere sia all’esecuzione del contratto che alla sua formazione ed interpretazione, accompagnandolo,
Rifiuto della prestazione motivato da inadempimento datoriale in materia di sicurezza
L’inadempimento del lavoratore può trovare giustificazione nella mancata adozione da parte del datore di lavoro delle misure di sicurezza c.d. innominate che egli è tenuto ad osservare, ai sensi dell’art 2087 c.c., accanto alle misure c.d. nominate espressamente e specificamente