In assenza di precisi parametri di valutazione di particolari e specifiche condizioni di disagio e difficoltà nell’espletamento dell’attività convenzionale, non è consentito il riconoscimento dell’indennità di rischio. Nota a Cass. (ord.) 14 aprile 2023, n. 9985 Maria Novella Bettini
Licenziamento del dirigente e giustificatezza della scelta datoriale
In caso di soppressione di posizione dirigenziale occorre che sussista una giustificatezza alla base del recesso del datore di lavoro. Nota a Cass. (ord.) 29 dicembre 2022, n. 38026 Daniele Magris
Trattamento economico dei medici specializzandi e qualificazione del rapporto (Cass. n. 9622/2022)
Per i medici specializzandi, il trattamento economico previsto dal D.LGS. n. 368/1999 è applicabile solo a decorrere dall’anno accademico 2006/2007. Il rapporto di lavoro di tali specializzandi non è qualificabile né come subordinato né come parasubordinato. Nota a Cass. (ord.)
Incarichi di alta responsabilità nella P.A. e maggiorazioni economiche
Le maggiorazioni economiche per gli incarichi di alta responsabilità vanno riconosciute solo se la P.A. ha formalmente istituito la relativa posizione organizzativa. Non sussiste un danno da perdita di chance prima dell’istituzione della posizione organizzativa. Nota a Cass. (ord.) 13
Trasferimento di ramo d’azienda
Per trasferimento del ramo d’azienda s’intende ogni entità economica organizzata in maniera stabile, la quale, in occasione del trasferimento, conservi la sua identità. Il che presuppone, comunque, una preesistente entità produttiva funzionalmente autonoma, vale a dire la capacità di svolgere,
Premio ai lavoratori dipendenti: inclusi nel beneficio i permessi e i distacchi sindacali
In caso di svolgimento di attività sindacale, l’importo del premio ai lavoratori dipendenti deve essere determinato computando tra i giorni di lavoro rilevanti anche quelli in cui il dipendente, in distacco o in permesso sindacale, si è recato in ufficio
Durata del patto di prova
La durata della prova maggiore del termine stabilito dal ccnl in linea di principio è più sfavorevole al lavoratore ed è sostituita di diritto ex art. 2077 c.c. Tuttavia, il datore di lavoro può provare che la clausola in questione
Licenziamento economico: possibile la reintegrazione se manca il repêchage
Il giudice, qualora accerti che il lavoratore, espulso per licenziamento “economico”, poteva essere ricollocato in azienda, procede alla reintegrazione nel posto di lavoro per manifesta insussistenza del fatto posto a base del licenziamento purché tale regime sanzionatorio non sia eccessivamente
Licenziamento collettivo e lavoratrice in gravidanza
Per la Corte di Giustizia UE, il licenziamento della lavoratrice madre è ammesso anche se non vi è chiusura dell’intera azienda. Nota a Corte di Giustizia UE 22 febbraio 2018, C-103/16 Fabio Iacobone
Impossibilità di ricollocare il dipendente: è il datore a fornirne la prova.
Gennaro Ilias Vigliotti Nota a Cass. 22 marzo 2016, n. 5592 Nell’ipotesi di licenziamento per giustificato motivo oggettivo (intimato, ad es. per ragioni economiche quali una riorganizzazione produttiva, riconversione o ristrutturazione), spetta al datore di lavoro l’allegazione e la prova