Il datore di lavoro, in virtù del principio di correttezza e buona fede, non può ricorrere al trasferimento del lavoratore se le ragioni che lo sostengono possono essere soddisfatte in un altro modo equivalente. Nota a Cass. 6 luglio 2021,
Le mansioni non coerenti con la professionalità del lavoratore devono esser considerate dequalificanti
È illecita e demansionante l’assegnazione di mansioni, seppur di indubbio rilievo oggettivo, in ragione della loro non congruenza rispetto alle competenze proprie del lavoratore. Nota a Cass. 13 gennaio 2021, n. 434 Pamela Coti
Demansionamento e acquiescenza del lavoratore
Gli spostamenti di mansioni devono salvaguardare la professionalità del lavoratore e la mera tolleranza del provvedimento non configura tacita acquiescenza. Nota a Cass. 3 agosto 2020, n. 16594 Flavia Durval
L’obbligo di repêchage nel caso di soppressione del posto di lavoro
Il licenziamento è illegittimo se l’azienda non dimostra un possibile reimpiego del dipendente licenziato anche in mansioni inferiori. Nota a Cass. 11 novembre 2019, n. 29100 Francesco Belmonte
Sopraggiunta infermità permanente e licenziamento per giustificato motivo oggettivo
Il lavoratore inidoneo alla mansione può essere adibito a mansioni equivalenti o, se impossibile, anche inferiori, purché nell’ambito dell’assetto organizzativo insindacabilmente stabilito dall’imprenditore. Nota a Cass. 5 aprile 2018, n. 8419 Francesco Belmonte