Indurre i propri dipendenti con minacce velate di licenziamento o di trasferimento in sedi disagiate ad accettare compensi inferiori a quelli indicati nelle buste paga, configura reato di estorsione; inoltre l’utilizzo del risparmio in tal modo realizzato per pagare in
Il datore di lavoro che, con la minaccia di licenziamento, costringe i dipendenti ad accettare condizioni inique risponde del reato di estorsione.
Illecito imporre ai dipendenti, assunti con un contratto a tempo parziale, di svolgere di fatto attività lavorativa quotidiana a tempo pieno e/o di firmare una lettera di dimissioni in bianco. Nota a Cass. Pen. 5 maggio 2016, n. 18727 Francesca