Il dipendente che posta su facebook un commento offensivo sul datore di lavoro configura un reato di diffamazione, incrina il vincolo fiduciario coessenziale al rapporto di lavoro e può condurre al licenziamento. Nota a Cass. 27 aprile 2018 n. 10280
Twitter e licenziamento
L’utilizzo inappropriato del social network legittima il licenziamento. Nota a Trib. Busto Arsizio 20 febbraio 2018, n. 62 Francesco Belmonte
Malato concertista si posta su facebook: licenziato
Le attività ludiche o lavorative del dipendente assente dal lavoro per malattia giustificano il licenziamento qualora rivelino la simulazione della malattia ovvero pregiudichino la possibilità di un pronto recupero dell’integrità psico-fisica del prestatore. Nota a Cass. 13 marzo 2018, n.
Critiche al datore di lavoro sui social network e licenziamento
Esprimere giudizi negativi sul proprio datore di lavoro, postandoli sulla propria pagina facebook, non legittima il licenziamento
Foto intimidatoria su Facebook e licenziamento.
L’utilizzo improprio, da parte di un lavoratore, di una piattaforma telematica, “postando” su Facebook una propria fotografia con un’arma non svilisce automaticamente in modo drastico il rapporto fiduciario con il datore di lavoro. Nota a Trib. Bergamo 14 settembre 2016,
Il diritto alla "disconnessione": una nuova frontiera giuslavoristica?
Elena De Oto In Francia, a gennaio dell’anno prossimo entrerà in vigore una norma che prevede il diritto alla “disconnessione”. Il testo contenuto nella “Loi Travail” stabilisce che, nelle aziende con più di 50 dipendenti, le parti sociali regolamentino il diritto
Si selfie chi può!
Attenzione ai selfie! Possono essere motivo di licenziamento se viene violato l’obbligo di diligenza e fedeltà. Giovanni Piglialarmi Il lavoratore non può porre in essere, pena il licenziamento, oltre che comportamenti espressamente vietati dal codice disciplinare, qualsiasi condotta che, per
Licenziamento del lavoratore che su Facebook manifesta disprezzo per i “padroni”.
L’utilizzo, da parte di un vice-capo reparto, di un social network per diffondere giudizi dispregiativi sull’organizzazione aziendale lede il rapporto di fiducia fra le parti e giustifica il licenziamento. Nota ad ordinanza del Trib. Parma 16 maggio 2016, n. 1263