La fruizione illegittima dei premessi sindacali, utilizzati per motivi personali e non per lo svolgimento attività sindacale, giustifica il licenziamento in tronco del lavoratore. Nota a Cass. (ord.) 12 novembre 2024, n. 29135 Fabio Iacobone
Modalità di fruizione dei permessi per assistere il familiare disabile
L’assistenza al parente con disabilità deve essere intesa in senso ampio, potendo comprendere attività non strettamente legate alla presenza fisica del lavoratore accanto al familiare. Nota a Cass. (ord.) 10 ottobre 2024, n. 26417 Francesco Belmonte
Falsa attestazione della presenza in servizio nel pubblico impiego
Costituisce ipotesi di falsa attestazione della presenza in servizio con modalità fraudolente non soltanto l’alterazione o la manomissione del sistema automatico di rilevazione delle presenze, ma anche la mancata registrazione delle uscite interruttive del servizio, senza che la tipizzazione della
Riduzione della retribuzione e principio di irriducibilità
Il patto di diminuzione del compenso intercorso tra datore di lavoro e dipendente è nullo laddove non sia formalizzato in una sede protetta e le mansioni restino invariate. Nota a Cass. (ord.) 9 ottobre 2024, n. 26320 Sonia Gioia
Licenziamento disciplinare di bancario in assenza di danno patrimoniale per i clienti
In caso di pluralità di episodi oggetto di contestazione disciplinare, occorre una valutazione complessiva degli addebiti. Nota a Cass. (ord.) 29 agosto 2024, n. 23318 Fabrizio Girolami
È legittimo il licenziamento del lavoratore che gioca a calcio durante la malattia
È legittimo il licenziamento per giusta causa del lavoratore che durante l’assenza per malattia partecipi ad un’attività sportiva impegnativa, quale una partita di calcio. Tale comportamento costituisce una violazione dei doveri di lealtà e correttezza, considerato che è incompatibile con
Licenziamento per giusta causa del dirigente bancario “inadeguato” al ruolo
La violazione dei doveri connessi al ruolo di direttore generale costituisce giusta causa di recesso Nota a Cass. (ord.) 22 agosto 2024, n. 23031 Fabrizio Girolami
Dimissioni per giusta causa per omesso riconoscimento del corretto livello contrattuale e diritto alla NASpI
La decisione del dipendente di risolvere il contratto di lavoro per giusta causa in conseguenza del mancato riconoscimento, da parte del datore di lavoro, del livello contrattuale corrispondente alle mansioni effettivamente svolte deve ritenersi una scelta non volontaria, imputabile a
Dimissioni per giusta causa del dirigente sospeso per cinque giorni dalle ordinarie modalità di svolgimento della prestazione
Il dirigente dimessosi con preavviso, cui venga impedito di lavorare per cinque giorni, può risolvere il rapporto di lavoro per giusta causa. Nota a Cass. (ord.) 3 luglio 2024, n. 18263 Alfonso Tagliamonte
Licenziamento, giusta causa, tenuità della condotta e recidiva
Le recidive e le negligenze che provochino danni economici e di immagine alla società rendono l’espulsione del lavoratore per giusta causa una sanzione adeguata e proporzionata anche se il fatto addebitato è di modesta entità. Nota a Cass. (ord.) 4