In tema di licenziamento disciplinare di cui all’art. 7, Stat. Lav., l’addebito oggetto di contestazione deve necessariamente corrispondere a quello posto a fondamento della sanzione disciplinare, sicché è vietato infliggere un licenziamento sulla base di fatti diversi da quelli contestati.
Licenziamento per superamento del periodo di comporto: obblighi del datore di lavoro
Nel licenziamento per superamento del periodo di comporto il datore di lavoro non è tenuto ad una indicazione specifica dei giorni di assenza (essendo sufficiente un’indicazione complessiva), ma se lo fa, questa diventa immutabile in giudizio a garanzia del contraddittorio.
Licenziamento disciplinare: necessaria contestazione del fatto e diritto di difesa
Il provvedimento espulsivo emesso in assenza di elementi idonei a provare la fondatezza dell’accusa lede il principio di necessaria contestazione dell’illecito nonché del diritto di difesa del lavoratore e, in quanto tale, è illegittimo. Nota a Cass. 18 settembre 2020,
La mancata contestazione dell’illecito posto a base del licenziamento dà luogo alla reintegrazione
Ove il licenziamento sia intimato senza contestazione disciplinare dei fatti si applica la tutela reintegratoria (con effetti risarcitori limitati). Nota a Cass. 24 febbraio 2020, n. 4879 Fabrizio Girolami
Contestazione e sanzione disciplinare
La violazione del principio di immutabilità della contestazione determina di per sé l’illegittimità della sanzione irrogata. Nota a Trib. Treviso 19 settembre 2019, n. 424 Antonino Trivisonno
Licenziamento disciplinare e immutabilità della contestazione
Il principio di immutabilità della contestazione si applica solo quando il quadro di riferimento posto dall’impresa a fondamento della sanzione muti a tal punto da menomare il diritto alla difesa del lavoratore Nota a Cass. 2 novembre 2016, n. 22127