Il dirigente dimessosi con preavviso, cui venga impedito di lavorare per cinque giorni, può risolvere il rapporto di lavoro per giusta causa. Nota a Cass. (ord.) 3 luglio 2024, n. 18263 Alfonso Tagliamonte
Mancata fruizione di pausa retribuita e riposi compensativi non goduti
La mancata fruizione dei riposi compensativi, previsti dal ccnl in caso di mancata fruizione della pausa retribuita, costituisce un inadempimento che va valutato in termini risarcitori e non retributivi Nota a Cass. (ord.) 15 aprile 2024, n. 10073 Flavia Durval
Scarso rendimento, elementi costitutivi e differenze con altre tipologie di licenziamento
L’inadempimento contrattuale e la colpa contraddistinguono lo scarso rendimento Nota a Cass. (ord.) 19 aprile 2024, n. 10640 Fabrizio Girolami
Contratto a termine e violazione del diritto di precedenza
In caso di inosservanza del diritto di precedenza previsto per i contratti a termine stagionali e richiamato espressamente nell’atto scritto di assunzione, il datore di lavoro inadempiente deve risarcire il danno ex art. 1218 c.c. Nota a Cass. (ord.) 9
Licenziamento nullo per il lavoratore che rifiuti un trasferimento ingiustificato
Il licenziamento disciplinare intimato al lavoratore che, in via di autotutela, abbia rifiutato il trasferimento ad oltre 400 km di distanza è nullo, con conseguente diritto alla reintegrazione sul luogo di impiego, laddove non sussistano comprovate ragioni aziendali e la
Mansioni usuranti e danno alla salute
Una volta provato il nesso causale rilevante ai fini del riconoscimento dell’equo indennizzo per la causa di servizio grava sul datore di lavoro l’onere di dimostrare di aver adottato tutte le cautele necessarie per impedire il verificarsi dell’evento dannoso. Nota
Obbligo di lavoro straordinario
Va rispettata la direttiva aziendale che in attuazione della previsione collettiva imponga la prestazione straordinaria. Nota a Cass. (ord.) 24 aprile 2023, n. 10623 Daniele Magris
Reintegrazione e illegittima modifica delle condizioni di lavoro
In caso di licenziamento illegittimo la reintegrazione del lavoratore deve avvenire nel luogo e nelle mansioni originarie, con ripristino della medesima posizione lavorativa che sussisteva al momento del recesso. In caso contrario, il rifiuto della prestazione configura una legittima eccezione
Ordine di anticipazione dell’orario di lavoro e rifiuto della prestazione
Il lavoratore può rifiutare la prestazione soltanto in presenza di una richiesta datoriale di svolgere compiti aggiuntivi e gravosi. Nota a Cass. (ord.) 18 aprile 2023, n. 10227 Kevin Puntillo
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 aprile 2023, n. 10227
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Ordinanza 18 aprile 2023, n. 10227 Lavoro, Sanzioni disciplinari, Mancato adempimento alle disposizioni datoriali, Esecuzione della prestazione lavorativa in orario notturno al di fuori della ordinaria programmazione, Fascia di esigibilità della prestazione lavorativa, Ordine