L’illegittima collocazione del lavoratore in cassa integrazione e la conseguente inattività dello stesso configurano, nei confronti del lavoratore stesso, un danno alla professionalità che va ristorato anche in via equitativa. Nota a Cass. (ord.) 16 aprile 2024, n. 10267 Valerio
Inattività e demansionamento del lavoratore
Il prolungato isolamento di un dipendente dà titolo al risarcimento del danno per atti persecutori colposi. Nota a Cass. ord. 7 febbraio 2023, n. 3692 Maria Novella Bettini
Straining, mobbing e risarcimento del danno
L’isolamento e la sottoutilizzazione del lavoratore sono risarcibili a titolo di straining Nota a Cass. 15 novembre 2022, n. 33639 Alfonso Tagliamonte
Inattività del lavoratore e giustificazione dell’impresa
L’inattività forzata del dipendente, seguita da plurimi trasferimenti e da una valutazione inferiore, è fonte di risarcimento del danno professionale, biologico ed esistenziale, salvo che l’impresa non sia giustificata ex art. 41 Cost. Nota a Cass. 24 giugno 2020, n.
Diritto al lavoro e inattività del prestatore
Il lavoratore ha il diritto, oltre che di essere retribuito ed adibito alla propria sede di lavoro, di svolgere concretamente la propria attività lavorativa. Nota a Trib. Roma ord. 1 febbraio 2020, n. 12119 Flavia Durval
Dequalificazione professionale da inattività e risarcimento del danno
Non basta la potenzialità lesiva dell’atto illegittimo per determinare un danno alla professionalità. Nota a Cass. 25 febbraio 2019, n. 5431 Fabio Iacobone
Riposo intermedio e temporanea inattività
Il criterio distintivo tra riposo intermedio, non computabile ai fini della determinazione della durata del lavoro, e semplice temporanea inattività, calcolabile, invece, a tali fini, ed applicabile anche nel lavoro discontinuo, “consiste nella diversa condizione in cui si trova il
Inattività del lavoratore e danno patrimoniale
Lasciare un lavoratore inattivo lede la sua dignità professionale e produce automaticamente un danno rilevante sul piano patrimoniale. Nota a Cass. 9 maggio 2018, n. 11169 Francesca Albiniano
Demansionamento del dipendente pubblico
La destinazione del dipendente pubblico ad altre mansioni che comportino il sostanziale svuotamento della sua attività lavorativa è illegittima. Nota a Cass. 21 febbraio 2018, n. 4228 Andrej Evangelista