Per la legittimità di un licenziamento collettivo in una sola unità produttiva è necessaria una giustificazione oggettiva coerente con la comunicazione di avvio della procedura. Nota a Cass. (ord.) 17 gennaio 2024, n. 1803 Paolo Pizzuti
Premio aziendale e diritti quesiti
Nella successione fra contratti collettivi il lavoratore mantiene solo i c.d. diritti quesiti, entrati cioè a far parte del patrimonio del lavoratore subordinato, e non i diritti derivanti da una norma collettiva non più esistente. Nota a Cass. 5 aprile
Mancanza di mascherina e licenziamento
L’omessa adozione della mascherina protettiva durante il servizio scolastico giustifica il licenziamento in tronco del lavoratore. Nota a Trib. Trento 8 luglio 2021 Maria Novella Bettini
Il distacco del lavoratore – nozione
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Misure di sicurezza collettiva: prioritarie anche per lavori in quota
I dispositivi di protezione collettiva hanno priorità rispetto a quelli individuali anche per le lavorazioni che espongono il dipendente a rischio di caduta da una quota, salvo che la loro installazione sia incompatibile con lo stato dei luoghi o irrealizzabile
Assorbibilità del superminimo
Salvo diverso accordo delle parti o previsione del contratto collettivo, in caso di riconoscimento del diritto del lavoratore ad una qualifica superiore il c.d. superminimo è assorbito dai miglioramenti retributivi previsti per la qualifica superiore; mentre quello legato a meriti
Tutela dei riders e strumenti di protezione individuale
Ai c.d. riders va estesa la normativa sulla tutela della sicurezza con conseguente obbligo del datore di lavoro di fornire ai lavoratori gli strumenti di protezione individuale. Nota a Trib. Bologna 14 aprile 2020 e a Trib. Firenze 5 maggio
I licenziamenti individuali e collettivi nel Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza
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Licenziamento “antisindacale” fra azione individuale e sindacale
Il lavoratore che proponga azione contro il licenziamento oltre il termine di 60 giorni non incorre nel termine di decadenza qualora il sindacato, per ottenere la reintegrazione nel posto di lavoro, abbia proposto nei termini l’azione di repressione della condotta
Controlli a distanza: non basta il consenso individuale per autorizzarli
Gli strumenti di videosorveglianza sull’attività dei lavoratori necessitano inderogabilmente dell’accordo sindacale o dell’autorizzazione amministrativa per essere installati, non rilevando in alcun modo il consenso prestato dai singoli dipendenti. Nota a Cass. Pen., Sez. III, 8 maggio 2017, n. 22148