Il provvedimento espulsivo irrogato al dipendente che, senza fornire alcuna giustificazione, si rifiuti di partecipare alle attività formative, come richiestogli dal superiore gerarchico, è legittimo. Nota a Cass. (ord.) 9 maggio 2023, n. 12241 Sonia Gioia
Attività extralavorativa in orario di lavoro
Lo svolgimento di attività extralavorativa durante l’orario di lavoro rappresenta un grave atto di insubordinazione e lede il vincolo fiduciario con il datore di lavoro, legittimando il licenziamento in tronco del lavoratore. Nota a Cass. (ord.) 31 gennaio 2022, n.
Comunicazioni offensive via internet e insubordinazione
Il commento offensivo nei confronti del datore di lavoro e dei vertici aziendali, diffuso su facebook, costituisce grave insubordinazione e legittima la giusta causa di licenziamento. Nota a Cass. 13 ottobre 2021, n. 27939 Paolo Pizzuti e Valerio Di Bello
Insubordinazione, diverbio litigioso e licenziamento
L’insubordinazione e l’aggressione verbale giustificano il licenziamento in tronco del dipendente anche se attuati dopo la fine dell’orario di lavoro. Nota a Cass. 1 luglio 2020, n. 13411 Paolo Pizzuti
Alterco, vie di fatto e licenziamento
In caso di alterco con passaggio alle vie di fatto e distruzione di beni aziendali è legittimo il licenziamento. Nota a Cass. ord. 10 settembre 2019, n. 22636 Sonia Gioia
Modifica dell’orario di lavoro
L’immodificabilità dell’orario di lavoro del part-time non è estensibile al contratto di lavoro a tempo pieno. Nota a Trib. Milano, sez. lav., 7 novembre 2018, n. 2787 Andrej Evangelista
Licenziamento e insubordinazione
L’oggettiva impossibilità di svolgere ulteriori compiti, rispetto alle mansioni di inquadramento, non integra un’insubordinazione sanzionabile con il licenziamento. Nota a Cass. 17 maggio 2018, n. 12094 Francesco Belmonte
Insubordinazione e licenziamento “a causa di matrimonio”
Il lavoratore che lamenti l’imposizione di ordini professionalmente dequalificanti e la privazione di funzioni istituzionali non può rifiutare la prestazione, salvo il caso di inadempimento totale del datore di lavoro, né può invocare la nullità del licenziamento per causa di matrimonio,