Il fine vessatorio posto in essere dal datore di lavoro tramuta in atti illeciti le condotte giuridicamente corrette ed aggrava quelli vietati dalla legge. Nota Cass. 11 dicembre 2019, n. 32381 Alfonso Tagliamonte
Mobbing, svuotamento di mansioni e onere della prova
L’intento persecutorio che qualifica il mobbing va provato dal lavoratore. Nota a Cass. 6 maggio 2019, n. 11777 Giuseppe Catanzaro
Turni di reperibilità del dirigente medico e mobbing (Cass. n. 8367/2018)
La preponderante assegnazione di un dirigente medico ai turni di “prima reperibilità” non costituisce di per sé elemento sintomatico di discriminazione, vessazione o condotta mobbizzante. Nota a Cass. 4 aprile 2018, n. 8367 Maria Novella Bettini
Configurabilità del mobbing
La condotta mobbizzante non va valutata in relazione all’illegittimità di singole condotte persecutorie bensì con riguardo all’unitarietà della volontà vessatoria dei vari atti. Nota a Cass. 27 novembre 2018, n. 30673 Sonia Gioia