Il blocco emergenziale dei recessi individuali per ragioni economiche o organizzative non si estende ai lavoratori con qualifica di dirigenti, in quanto per quest’ultimi non operano gli ammortizzatori sociali previsti dal legislatore. Nota a Trib. Roma 19 aprile 2021, n.
Blocco dei licenziamenti “oggettivi” e dirigenti
La sospensione emergenziale del potere datoriale di adottare recessi per ragioni economiche nel settore privato si estende anche ai lavoratori formalmente inquadrati come dirigenti, ciò in ragione di una lettura costituzionalmente orientata della legislazione adottata nel periodo di emergenza sanitaria.
Sospensione emergenziale dei termini: si applica anche alla decadenza stragiudiziale del licenziamento
Una recente sentenza del Tribunale di Milano afferma che il disposto dell’art. 83, co. 2, D.L. n. 18/2020, che aveva sospeso il decorso di tutti i termini procedurali penali e civili, si estende anche al termine di 60 giorni entro
Trasferimento del lavoratore illegittimo e ricorso d’urgenza ex art. 700 c.p.c.
La decadenza dall’impugnazione dell’atto è impedita dalla proposizione di un ricorso cautelare Nota a Corte Cost. 14 ottobre 2020, n. 212 Fabrizio Girolami
La comunicazione dei motivi di licenziamento
L’ obbligo datoriale di comunicare motivi del licenziamento presuppone che questi motivi non siano stati precedentemente indicati. Nota a Cass. (ord.) 13 agosto 2020, n. 17068 Sonia Gioia
Licenziamento ingiustificato del dirigente e decadenza
Al licenziamento del dirigente affetto da ingiustificatezza non è estendibile il termine decadenziale per l’impugnazione introdotto dall’art. 32, L. n. 183/2010. Nota a Cass. 8 gennaio 2020, n. 148 C. Nikita Placco
Cessione di ramo d’azienda e termini di decadenza
L’azione del dipendente che rivendica il proprio trasferimento nel quadro di una cessione di ramo d’azienda non è soggetta ai termini decadenza di cui all’art. 6, L. n. 604/1966. Nota a Cass. 7 novembre 2019, n. 28750 Gennaro Ilias Vigliotti
Onere della prova in capo al datore di lavoro circa la sussistenza delle ragioni poste a fondamento del licenziamento disciplinare
In caso di licenziamento disciplinare del lavoratore, irrogato ai sensi dell’art. 3, co. 2, D.Lgs. n. 23/2015, permane sempre in capo al datore di lavoro l’onere di provare in giudizio la sussistenza del fatto materiale posto a fondamento del recesso.
Clausola di gradimento nel contratto di appalto e recesso
Il licenziamento per giustificato motivo oggettivo determinato dal mancato gradimento del committente è illegittimo. Nota a Trib. Torino 4 marzo 2019, n. 4226 Maria Novella Bettini
Violazione della procedura conciliativa del licenziamento per giustificato motivo oggettivo
La comunicazione all’ ITL successiva al recesso per ragioni obiettive non sospende il termine di decadenza per l’impugnazione del licenziamento Nota a Cass. 28 marzo 2019, n. 8660 Francesco Belmonte