Le dichiarazioni pubbliche di un avvocato che affermi di non voler assumere mai, nel proprio studio, personale omosessuale concretano una discriminazione in materia di accesso all’occupazione e al lavoro. In tal caso, un’associazione di avvocati, avente lo scopo di difendere
D.L. 17 MARZO 2020, N. 18 – “CURA ITALIA”: LO STATUTO EMERGENZIALE DEI LAVORATORI AUTONOMI
Gennaro Ilias Vigliotti
Liberi professionisti e ricongiunzione dei contributi
È sempre possibile per i liberi professionisti la ricongiunzione presso la Cassa di previdenza e assistenza alla quale sono iscritti dei periodi contributivi maturati nella gestione INPS. Nota a Cass. 16 ottobre 2019, n. 26039 Francesca Albiniano
Rettifica della Cassa forense e prescrizione
Il potere della Cassa di Previdenza Forense di rettificare la liquidazione della pensione è soggetto a prescrizione decennale. Nota a Cass. 19 giugno 2019, n. 16415 Francesco Belmonte
Plurime astensioni degli avvocati dalle udienze riferibili ad un’unica finalità e rispetto dei limiti temporali prescritti dalla normativa legislativa e autoregolamentare
La normativa assicura un congruo bilanciamento tra il diritto degli avvocati all’astensione e i diritti della persona costituzionalmente tutelati. Nota a Corte Cost. 31 gennaio 2019, n. 14 Fabrizio Girolami
L’astensione collettiva dalle udienze degli avvocati penalisti in presenza di imputati sottoposti a custodia cautelare
La Corte Costituzionale dichiara l’illegittimità costituzionalità (parziale) dell’art. 2-bis della legge n. 146/1990. Nota a Corte Cost. 27 luglio 2018, n. 180 Fabrizio Girolami
Cassa di previdenza avvocati e contributi versati dal lavoratore già pensionato
Anche l’avvocato pensionato INPS, successivamente iscritto alla Cassa nazionale di previdenza e assistenza degli avvocati, è tenuto a versare i contributi previdenziali in misura piena. Nota a Corte Cost. 30 marzo 2018, n. 67 Fabio Iacobone
Contributi versati alla Cassa Forense e calcolo della pensione
I maggiori redditi emersi all’esito di un accertamento con adesione ed i conseguenti contributi versati all’Ente Previdenziale Forense non sono “imponibili” ai fini pensionistici Nota a Cass. 7 marzo 2018, n. 5380 Stefano Quaranta