Le ragioni alla base del licenziamento per giustificato motivo oggettivo devono incidere in termini di causa efficiente sulla posizione del lavoratore licenziato. Il datore di lavoro deve provare l’insussistenza di una posizione di lavoro analoga a quella soppressa relativa a
Infermiere assegnato a mansioni inferiori e risarcimento del danno (Trib. Lamezia Terme 13 settembre 2022, n. 298)
Il pubblico dipendente (collaboratore professionale sanitario- infermiere dipendente di un’Azienda Sanitaria Provinciale), adibito per la maggior parte del turno lavorativo a mansioni inferiori a quelle di assegnazione, ha diritto al risarcimento del danno da dequalificazione professionale, purché ne dia specifica
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo: presupposti di legittimità e repêchage
Fra i vari requisiti per la legittimità del licenziamento per giustificato motivo oggettivo occorre verificare l’insussistenza in azienda di posizioni lavorative che corrispondano alle mansioni di fatto assegnate al lavoratore e da lui svolte. Nota a Cass. (ord.) 20 ottobre
Mansioni superiori nel pubblico impiego e maggior compenso
Nella PA il diritto al compenso per lo svolgimento di fatto di mansioni superiori non è subordinato ad un provvedimento legittimo del superiore gerarchico ovvero ad un atto deliberativo di natura dirigenziale o collettiva, oppure al bando di un concorso
Il licenziamento della lavoratrice che si sottrae alla visita medica di idoneità è legittimo
La lavoratrice che rifiuta di sottoporsi alla visita medica disposta dall’azienda per l’assegnazione di mansioni nuove può essere licenziata. Nota a Cass. ord. 13 luglio 2022, n. 22094 Pamela Coti
Licenziamento per soppressione di mansione, organizzazione preesistente, proposta di reimpiego in altre mansioni dopo il licenziamento
Il datore di lavoro che proceda ad un licenziamento per giustificato motivo oggettivo deve dimostrare l’impossibilità di adibire utilmente il lavoratore in mansioni diverse da quelle che prima svolgeva tenuto conto della organizzazione aziendale esistente all’epoca del licenziamento, fermo tuttavia
Licenziamento collettivo e violazione dei criteri di scelta
Nel licenziamento collettivo attuato a seguito di un progetto di ristrutturazione aziendale il datore di lavoro che limiti la platea dei dipendenti solo ad alcune sedi dell’impresa viola i criteri di scelta previsti dalla legge. Nota a Cass. (ord.) 18
Specificità della prova e rinvio al ccnl
La clausola del contratto individuale relativa al patto di prova può essere integrata dal riferimento alla scala classificatoria della contrattazione collettiva, ma ciò non è sufficiente a conferire la necessaria specificità al contenuto dei compiti sui quali deve espletarsi la
Riammissione in servizio e rito Fornero
L’ottemperanza all’ordine giudiziale di reintegrazione a seguito di annullamento del licenziamento ex art. 18 Stat. lav. implica il ripristino della posizione di lavoro del dipendente, il cui reinserimento nell’attività lavorativa deve quindi avvenire “nella sede precedentemente assegnata e nelle mansioni
Emarginazione, mobbing e risarcimento del danno
Plurimi atti di emarginazione, isolamento e demansionamento del lavoratore costituiscono un comportamento mobbizzante con relativo diritto al risarcimento del danno. Nota a Cass. (ord.) 2 dicembre 2021, n. 38123 Marco Mocella