Il dipendente turnista di un’azienda ospedaliera ha diritto alla erogazione dei buoni pasto per ogni turno lavorativo eccedente le sei ore. Nota a Cass. (ord.) 31 luglio 2024, n. 21440 Maria Novella Bettini
Diritto alla mensa per il dipendente di azienda ospedaliera (Cass. n. 5547/2021)
Nel comparto sanità, il lavoratore con turno di lavoro superiore a sei ore ha diritto a fruire della mensa o del buono pasto sostitutivo. La fruizione del pasto ed il connesso diritto alla mensa o al buono pasto va disposta
Crediti dei lavoratori somministrati all’appaltatore e responsabilità del committente
La responsabilità solidale del committente si estende anche ai crediti retributivi dei dipendenti dell’agenzia di somministrazione impiegati presso l’appaltatore. Nota a Trib. Padova 18 dicembre 2020, R.G. n. 20/2020 Sonia Gioia
Detassata l’indennità sostitutiva di mensa non fruita per Covid
L’indennità sostitutiva di mensa erogata ai dipendenti che non hanno potuto utilizzare il badge elettronico presso gli esercizi convenzionati chiusi a causa del coronavirus, non concorre a formare il reddito di lavoro dipendente Nota a AdE Risposta 2 settembre 2020, n.
L’indennità sostitutiva di mensa gestita tramite app: tassazione ordinaria ai fini Irpef e costo deducibile ai fini Ires
L’Agenzia chiarisce a quali condizioni gli importi corrisposti dal datore di lavoro tramite app digitale siano qualificabili, ai fini Irpef, come indennità sostitutive di mensa tassabili e, ai fini Ires, come costi deducibili. Nota a AdE Risposta 24 aprile 2020,
Rapporti tra procedimento penale e disciplinare a carico del dipendente pubblico e art. 18 dello Statuto dei lavoratori
La pubblica amministrazione è libera di valutare autonomamente la rilevanza disciplinare degli atti del processo penale. Nell’indennità risarcitoria di cui all’art. 18 Stat. Lav. vanno ricompresi, oltre alla retribuzione base, i compensi di carattere continuativo correlati alle particolari modalità della
La computabilità e retribuibilità del c.d. “tempo-tuta” nell’orario di lavoro
Il tempo-tuta rientra nell’orario e va retribuito quando è assoggettato al potere conformativo del datore di lavoro. Nota a Cass. 28 marzo 2018, n. 7738 Fabrizio Girolami