Il mobbing deve essere punito con la medesima sanzione prevista per il reato di “atti persecutori”, ossia lo stalking. Nota a Cass. 9 novembre 2020, n. 31273 Pamela Coti
Insubordinazione, diverbio litigioso e licenziamento
L’insubordinazione e l’aggressione verbale giustificano il licenziamento in tronco del dipendente anche se attuati dopo la fine dell’orario di lavoro. Nota a Cass. 1 luglio 2020, n. 13411 Paolo Pizzuti
Alterco, vie di fatto e licenziamento
In caso di alterco con passaggio alle vie di fatto e distruzione di beni aziendali è legittimo il licenziamento. Nota a Cass. ord. 10 settembre 2019, n. 22636 Sonia Gioia
Minacciare un terzo fuori dall’ambiente lavorativo non legittima il licenziamento
Solo i comportamenti extra-lavorativi del dipendente che si riflettono sulla funzionalità del rapporto di lavoro possono legittimare il recesso datoriale. Nota a Cass. ord. 26 marzo 2019, n. 8390 Francesco Belmonte
Retribuzione: fra estorsione e autoriciclaggio
Indurre i propri dipendenti con minacce velate di licenziamento o di trasferimento in sedi disagiate ad accettare compensi inferiori a quelli indicati nelle buste paga, configura reato di estorsione; inoltre l’utilizzo del risparmio in tal modo realizzato per pagare in
Minacce e ingiurie: licenziamento per giusta causa
È legittimo e proporzionato il provvedimento espulsivo irrogato nei confronti del lavoratore che minacci ed insulti il datore di lavoro alla presenza di clienti e colleghi