Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 18 febbraio 2020, n. 4099 Risarcimento del danno subito, Pregiudizio fisico e psichico riportati, Molestie sessuali, Quantificazione del danno, Danno biologico, Danno per il pregiudizio intrinseco, personale, connesso alla sofferenza interiore, valutato in
Molestie sessuali e risarcimento del danno
Se il dipendente pubblico molesta una collega, ne risponde il datore di lavoro che ha diritto a rivalersi nei confronti del dipendente Nota a Cass. 22 marzo 2018, n. 7097 Francesco Belmonte
Il Lavoro nella giurisprudenza n. 2/2017
Sommario n. 2/2017
Il Lavoro nella giurisprudenza n. 3/2017
Sommario n. 3/2017
Temilavoro.it – Vol. 9 n. 1/2017
SOMMARIO
Rivista Italiana di Diritto del Lavoro n. 1/2017
INDICE SOMMARIO n. 1/2017
Molestie sessuali di un lavoratore nei confronti di una lavoratrice.
Il datore di lavoro risponde delle molestie sessuali del suo dipendente verso una collega quando il comportamento del lavoratore sia riferibile, sia pure marginalmente o indirettamente, alle mansioni in concreto esercitate ed affidategli dal datore di lavoro stesso. Francesco Belmonte
Molestie sessuali nel luogo di lavoro: sì al risarcimento del danno biologico e del danno non patrimoniale.
Kevin Puntillo Nota a Trib. Firenze, sez. lav., 20 aprile 2016 La lavoratrice che subisce molestie sessuali e si dimette per giusta causa ha diritto all’indennità sostitutiva del preavviso ed al risarcimento dei danni inerenti alla sua salute ed alla sua personalità morale.