La revoca delle facilitazioni di viaggio ai lavoratori che abbiano promosso un giudizio nei confronti dall’azienda datrice di lavoro ha natura ritorsiva e, in quanto tale, è nulla. Nota a Trib. Milano 23 gennaio 2024, R.G. n. 10152/2023 Sonia Gioia
Licenziamento ritorsivo e onere della prova
Spetta al lavoratore dimostrare l’intento ritorsivo e l’illiceità del motivo unico e determinante del recesso; ricade sul datore di lavoro l’onere di provare l’esistenza della giusta causa o del giustificato motivo del recesso. Nota a Cass. (ord.) 3 agosto 2023,
Legittimità del licenziamento individuale che illustri i motivi del recesso, ma non i criteri di scelta
Nella comunicazione del licenziamento per giustificato motivo oggettivo il datore di lavoro ha l’onere di specificare i motivi, ma non è tenuto ad esporre tutti gli elementi di fatto e di diritto posti alla base del provvedimento. Nota a Cass.
Licenziamento discriminatorio, ma non ritorsivo
Il motivo legittimo del licenziamento non ne esclude la nullità se risulta discriminatorio Nota a Cass. 27 gennaio 2022, n. 2414 Sonia Gioia
Il licenziamento in prova è illegittimo se giustificato da un motivo illecito
Il licenziamento adottato durante il periodo di prova per aggirare il divieto di licenziamento di cui all’art. 46 del D.L.18/2020 (cd. Decreto Cura Italia), è nullo per motivo illecito. Nota a Trib. Roma 25 marzo 2021 Pamela Coti
Licenziamento ritorsivo
Ai fini della nullità del recesso, il motivo illecito deve essere esclusivo e determinante. Nota a Cass. 25 gennaio 2021, n. 1514 Francesco Belmonte
Licenziamento ritorsivo: dimostrabile anche per presunzioni
L’intento di rappresaglia, determinante ai fini del provvedimento espulsivo, può essere provato dal lavoratore anche sulla base di elementi indiziari. Nota a Cass. 17 giugno 2020, n. 11705 Matteo Iorio
Licenziamento ritorsivo
Il licenziamento c.d. ritorsivo va motivato esclusivamente dall’intento di ritorsione. Nota a Trib. Milano 16 novembre 2019, n. 2043 Flavia Durval
Licenziamento ritorsivo
Il licenziamento intimato successivamente alla legittima richiesta del lavoratore di ricevere la retribuzione per tutte le ore di lavoro svolto è ritorsivo e, dunque, nullo. Nota a Trib. Milano 23 agosto 2019, n. 1936 Sonia Gioia
Licenziamento per giustificato motivo oggettivo
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