Se la cessazione del rapporto di lavoro avviene a causa di inabilità permanente al lavoro, il prestatore non perde il diritto alle ferie né alla corrispondente indennità. Sul datore di lavoro grava l’onere della prova di avere invitato il lavoratore
Licenziamento illegittimo e diritto alle ferie
Il lavoratore, nell’intervallo di tempo intercorso tra il licenziamento, successivamente dichiarato illegittimo, e la reintegrazione nel posto di lavoro, ha diritto alle ferie annuali retribuite. Nota a CGUE 12 ottobre 2023, C-57/22 Sonia Gioia
Diritto alle ferie del lavoratore licenziato e poi reintegrato
Il dipendente, nell’intervallo di tempo intercorso tra il licenziamento, successivamente dichiarato illegittimo, e la reintegrazione nel posto di lavoro ha diritto alle ferie annuali retribuite o, laddove non possa più fruirne, al pagamento della relativa indennità sostitutiva. Nota a Cass.
Assoggettabilità a contribuzione previdenziale della indennità per ferie non godute
L’indennità per ferie non godute, nell’ipotesi in cui sia decorso il termine di 18 mesi previsto dall’art. 10, D.LGS. n. 66/2003, costituisce base contributiva imponibile a prescindere dalla cessazione del rapporto di lavoro. Nota a Cass. 17 novembre 2020, n.
Dirigente medico, direttore di struttura complessa e ferie pregresse (Cass. (ord.) n. 13613/2020)
La perdita automatica del diritto alle ferie annuali retribuite, da parte di un dirigente medico, direttore di struttura complessa, non subordinata alla previa verifica che egli abbia effettivamente avuto la possibilità di esercitare tale diritto, è illegittima. Nota a Cass.
Indennità per ferie non godute: l’onere della prova
Il dipendente che lamenti l’omesso pagamento dell’indennità sostitutiva delle ferie è tenuto a provare, in sede giudiziale, il mancato godimento del periodo di risposo e, quindi, il lavoro svolto oltre il dovuto. Nota a Cass. 6 aprile 2020, n. 7696