Il danno non patrimoniale costituisce una categoria unitaria dal punto di vista giuridico nel senso che sia l’accertamento che la liquidazione di tale pregiudizio devono essere compiuti secondo regole identiche in relazione alla lesione di qualsiasi diritto inviolabile della persona
Infortunio sul lavoro: liquidazione del danno oltre i limiti percentuali delle Tabelle di Milano
Il risarcimento del danno superiore al massimo dell’incremento previsto dalle Tabelle milanesi è legittimo qualora le conseguenze dell’infortunio siano eccezionali. Nota a Cass. ord. 29 ottobre 2019, n. 27727 Sonia Gioia
Risarcibilità del danno “catastrofale”
Il diritto al risarcimento del danno terminale, ossia il pregiudizio temporaneo sofferto nella fase finale della vita caratterizzata dalla consapevolezza dell’approssimarsi dell’evento morte, è trasmissibile agli eredi. Nota a Trib. Venezia 2 agosto 2019, n. 409 Sonia Gioia
Demansionamento e danno
Il lavoratore ha l’onere di allegare le circostanze significative della sua pretesa dequalificazione. L’eventuale danno non patrimoniale ha natura composita (biologico, morale ed esistenziale) ma va liquidato unitariamente. Nota a Cass. 12 marzo 2019, n. 7057 Fabio Iacobone
Il demansionamento dimostrabile anche per presunzioni
Il danno esistenziale da demansionamento può essere provato attraverso tutti gli strumenti probatori apprestati dall’ordinamento e, pertanto, anche mediante l’allegazione di presunzioni ex art. 2729 c.c. Nota a Cass. ord. 3 gennaio 2019, n. 21 Sonia Gioia
Danno esistenziale e onere della prova
Il disagio esistenziale lavorativo determinato dalla dequalificazione professionale va provato dal lavoratore. Nota a Cass. 4 gennaio 2018, n. 82 Giuseppe Rossini