Il provvedimento espulsivo è illegittimo se le assenze dal lavoro sono dovute a una causa non imputabile al lavoratore. Nota a Trib. Trento ord. 8 settembre 2020 Francesco Belmonte
Rifiuto della prestazione e visita medica obbligatoria
Alla scadenza del periodo di comporto, il lavoratore deve rientrare al lavoro. Egli può astenersi dall’eseguire la prestazione solo se venga riassegnato alle mansioni svolte prima dell’assenza per malattia senza essere sottoposto alla visita medica obbligatoria ex art. 41, D.LGS.
Diritto al lavoro e inattività del prestatore
Il lavoratore ha il diritto, oltre che di essere retribuito ed adibito alla propria sede di lavoro, di svolgere concretamente la propria attività lavorativa. Nota a Trib. Roma ord. 1 febbraio 2020, n. 12119 Flavia Durval
Valutazione dei dipendenti pubblici
Le valutazioni dei dipendenti pubblici vanno motivate secondo buona fede e correttezza e devono essere adottate secondo i parametri previsti dalla legge e/o dalla contrattazione collettiva. Nota a Trib. Trento 22 ottobre 2019, n. 168 Sonia Gioia
Ferie e malattia
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Collaboratore di studio professionale e subordinazione
L’attività espletata da un lavoratore che, pur in assenza di un titolo di avvocato, presti attività di natura prevalentemente intellettuale a favore di uno studio legale è subordinata. Nota a Cass. 10 settembre 2019, n. 22634 Francesco Belmonte
Rifiuto della prestazione e obbligazione contributiva
L’astensione ingiustificata del dipendente dall’attività lavorativa, non comportando obbligo retributivo, non configura neppure un credito contributivo. Nota a Cass. ord. 7 febbraio 2019, n. 3661 Flavia Durval
Mobbing e rifiuto della prestazione
La condotta mobbizzante del datore di lavoro giustifica il rifiuto del lavoratore di eseguire la propria prestazione con conservazione della retribuzione. Nota a Cass. 25 settembre 2018, n. 22684 Fabio Iacobone
Trasferimento illegittimo e rifiuto di adempiere
Il trasferimento ad altra sede lavorativa, disposto dal datore di lavoro in assenza di comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive, non giustifica in via automatica il rifiuto del lavoratore all’osservanza del provvedimento e, quindi, la sospensione della prestazione lavorativa. Nota