Il licenziamento è legittimo solo nell’evenienza in cui si superi il periodo di comporto. Nota a Cass. 27 aprile 2023, n. 11174 Francesco Belmonte
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 febbraio 2023, n. 5288
Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 20 febbraio 2023, n. 5288 Licenziamento, Periodo di comporto, C.C.N.L. per i dipendenti delle aziende del settore terziario, Episodi consecutivi di infortunio e malattia, Carattere secco o per sommatoria del comporto previsto dagli
Licenziamento per superamento del periodo di comporto
In presenza di patologia particolarmente grave, qualora il datore di lavoro non comunichi al dipendente l’approssimarsi del termine finale del comporto, il licenziamento per superamento del periodo di comporto è illegittimo. Nota a Trib. Santa Maria Capua Vetere 11 agosto
Nullo il licenziamento senza il superamento del periodo di comporto
Le assenze, ripetute e costanti, del lavoratore per malattia legittimano il licenziamento per giustificato motivo oggettivo solo se è superato il periodo di comporto fissato dalla contrattazione collettiva o, in difetto, determinato secondo equità. Nota a Cass. 7 dicembre 2018,
Protetto: Giurisprudenza – CORTE DI CASSAZIONE – Sentenza 19 ottobre 2017, n. 24766
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Licenziamento del lavoratore troppo a lungo malato.
Il dipendente che si assenta per malattia, superando sia il periodo di conservazione del posto di lavoro (c.d. comporto), sia l’aspettativa “aggiunta” a tale periodo, può essere legittimamente licenziato Nota a Cass. 6 aprile 2016, n. 6697 Kevin Puntillo