Il datore di lavoro che ponga in essere un comportamento intenzionalmente persecutorio e reiterato nei confronti di un dipendente non è esonerato da responsabilità sulla base dell’affermazione apodittica che il dipendente medesimo è affetto da una malattia psichica. Nota a
Mobbing, svuotamento di mansioni e onere della prova
L’intento persecutorio che qualifica il mobbing va provato dal lavoratore. Nota a Cass. 6 maggio 2019, n. 11777 Giuseppe Catanzaro
Assenza per malattia e richiesta di ferie
Durante il periodo di sospensione per malattia il lavoratore ha facoltà di richiedere la fruizione delle ferie prima della scadenza del periodo di comporto. In caso di rifiuto, il datore di lavoro deve dimostrare di aver tenuto conto del rilevante
Turni di reperibilità del dirigente medico e mobbing (Cass. n. 8367/2018)
La preponderante assegnazione di un dirigente medico ai turni di “prima reperibilità” non costituisce di per sé elemento sintomatico di discriminazione, vessazione o condotta mobbizzante. Nota a Cass. 4 aprile 2018, n. 8367 Maria Novella Bettini
Configurabilità del mobbing
La condotta mobbizzante non va valutata in relazione all’illegittimità di singole condotte persecutorie bensì con riguardo all’unitarietà della volontà vessatoria dei vari atti. Nota a Cass. 27 novembre 2018, n. 30673 Sonia Gioia
Mobbing e rifiuto della prestazione
La condotta mobbizzante del datore di lavoro giustifica il rifiuto del lavoratore di eseguire la propria prestazione con conservazione della retribuzione. Nota a Cass. 25 settembre 2018, n. 22684 Fabio Iacobone
Straining e risarcimento del danno
L’azione ostile o discriminatoria compiuta da un superiore nei confronti di un subalterno, come il demansionamento o l’isolamento, i cui effetti si prolungano nel tempo, producendo, nel lavoratore che la subisce, stress e sofferenza psichica, sono perseguibili ai sensi dell’art.
Mobbing e straining
Il lavoratore è tutelato nei confronti sia di condotte plurime persecutorie determinanti una situazione stressogena che di un demansionamento o straining. Nota a Cass. n. 7844/2018, n. 3977/2018, n. 3871/2018 e n. 1381/2018 Paolo Pizzuti
Stalking nei confronti di un lavoratore
La condotta molesta ed oppressiva reiteratamente posta in essere nei confronti di un dipendente è punibile come atto persecutorio ai sensi dell’art. 612 bis c.p.
Vessazioni tra colleghi e mobbing datoriale.
È colpevole il datore inerte che non rimuove i fatti lesivi o le condizioni ambientali idonei a determinarli. Nota a Cass. 4 gennaio 2017, n. 74 Kevin Puntillo “Il mobbing rientra fra le situazioni potenzialmente dannose e non normativamente tipizzate,